LA
DENUNCIA DELLA FABI
PER
I RITARDI
DELLA
POLIZZA SANITARIA
Dopo circa due mesi dalla scadenza della vecchia polizza sanitaria la Banca, con il silenzio “complice” delle Organizzazioni Sindacali firmatarie degli accordi del 25 luglio u.s., ancora non è stata in grado di rendere “operativa” la nuova copertura assicurativa da parte della Unisalute S.p.a.
Riteniamo totalmente ingiustificato il ritardo che emerge in modo inequivocabile anche dal secondo messaggio amministrativo, n. 190931 del 14/08/02, trasmesso a tutto il personale.
Abbiamo fortemente criticato ieri la gestione e la conclusione dell’accordo che Banca e primo tavolo hanno raggiunto, con grave ritardo e dopo una trattativa dai contorni poco chiari, nello scorso mese di luglio.
Sentiamo oggi il dovere, a tutela del personale tutto, di sollecitare la Banca a colmare i ritardi, almeno sotto il profilo gestionale, della parte amministrativa (vedi lettera riprodotta nel retro).
Tra breve intraprenderemo, come FABI, un’iniziativa in materia di assicurazione sanitaria che possa, una volta per tutte, facendo giustizia degli accordi arruffati e ritardatari che in passato hanno sempre finito per penalizzare i colleghi, risolvere in modo stabile e duraturo tale delicata questione.
Roma, 26 agosto 2002 LA SEGRETERIA NAZIONALE
R.S.A. BANCA D’ITALIA
Al Capo del Servizio P.I.N.E.
212/02/AM 26 agosto 2002
polizza sanitaria.
La scrivente Organizzazione Sindacale denuncia il grave ritardo dell’avvio del nuovo contratto per la copertura sanitaria dei dipendenti della Banca d’Italia, oggetto degli accordi stipulati il 25 luglio u.s. tra l’Amministrazione e i Sindacati FALBI, SIBC e CIDA.
Abbiamo
appreso, infatti, che al primo messaggio del 26/7/02 sull’argomento in oggetto
ha fatto seguito un secondo messaggio amministrativo in data 14/08/02 in cui,
in maniera approssimativa e senza certezza alcuna di tempi e modalità, si
preannuncia che “…l’Amministrazione procederà a stipulare con la Unisalute
S.p.a. le seguenti polizze assicurative…” e che “La Unisalute… metterà a
disposizione quanto prima una Centrale Operativa Telefonica secondo modalità
che saranno tempestivamente rese note”.
In un
paragrafo successivo si specifica che “In caso di prestazioni urgenti… la spesa
per la prestazione eventualmente sostenuta “fuori rete”, nelle more del
convenzionamento, potrà essere rimborsata, previa autorizzazione della Centrale
Operativa, alle condizioni previste per le prestazioni “in rete”.”
Ancora
più avanti si legge nel messaggio che “Non appena definiti con la Unisalute
S.p.a., verranno comunicati tempi e modalità da osservare per richiedere
l’inserimento in copertura con effetto dal 1° luglio 2002 di: - dipendenti; -
familiari fiscalmente non a carico di dipendenti e dei soli pensionati già
iscritti in assicurazione.”
I
termini utilizzati nel messaggio sopra citato attestano inequivocabilmente lo
stato di precarietà della copertura sanitaria a causa di tali ritardi, mentre
paradossale risulta l’obbligo per i colleghi di chiedere preventiva
autorizzazione per prestazioni urgenti “fuori rete” ad una Centrale Operativa
Telefonica che ancora non esiste.
Risulta
in conclusione gravissimo, ad avviso della scrivente Organizzazione, che a
tutt’oggi, a due mesi dalla scadenza della vecchia polizza, non siano stati
ancora formalizzati gli adempimenti amministrativi susseguenti agli accordi
sindacali in materia. Ciò conferma il nostro giudizio, espresso a suo tempo,
nei confronti di una trattativa per il rinnovo della polizza sanitaria dai
contorni poco chiari, sostenuta da un’indagine di mercato condotta dal Broker
incaricato dall’Amministrazione in modo parziale e poco efficace.
Si
richiede, pertanto, per un concreto e definitivo avvio della nuova polizza
sanitaria, un intervento immediato da parte dell’Amministrazione, che faccia
valere nei confronti della Società Assicuratrice il prestigio dell’Istituto; un
prestigio che ancora vogliamo credere possa essere impegnato nella tutela dei
diritti dei lavoratori della Banca d’Italia.
Distinti
saluti.
LA
SEGRETERIA NAZIONALE