Il 4.9.2002 si è svolto il preventivato incontro con le Organizzazioni Sindacali per avere alcune risposte in merito ad una serie di “questioni in sospeso” riproposte all’Azienda nello scorso mese di luglio.
Si trattava - e si tratta - di alcuni aspetti che rivestono una certa importanza nell’ambito delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di IntesaBci.
L’incontro è stato assai deludente ed ha visto un’azienda capace solo di fare un autentico muro di gomma, fornendo sostanzialmente risposte negative e misere a quasi tutti i quesiti. La nostra impressione è che il clima si stia ulteriormente appesantendo, proprio alla vigilia della presentazione del nuovo Piano Industriale, che richiederebbe, invece, un’attenzione volta a favorire il già compromesso processo di integrazione. In occasione della presentazione di tale Piano, formuleremo, comunque, le nostre valutazioni complessive, al fine di mettere in campo le iniziative che si rendessero necessarie.
Riportiamo, in sintesi, gli argomenti affrontati ieri con le risposte fornite dalla Banca. Per quelle positive, sarà un’occasione per verificare la credibilità o meno del nuovo gruppo dirigente. Per quelle negative valuteremo la percorribilità di un’azione di tipo legale.
Entro la prima settimana di ottobre saranno
predisposte le circolari relative al complesso delle agevolazioni finanziarie
(condizioni c/c, acquisto/vendita titoli, bancomat, carte di credito, ecc.),
per il Personale, sia di IntesaBci e
del Gruppo, sia per quello in quiescenza.
Premio
aziendale (esercizio 2001)
E’ in corso di liquidazione per il Personale andato
in quiescenza dall’1.1.2002 e per quello ceduto in occasione della vendita
degli sportelli (Unipol Banca, Banca Carige).
Al Personale intermedio ed al Personale tecnico ex
Cariplo sarà corrisposta la differenza tra il premio percepito a luglio e
quello loro spettante.
Per il Personale che si è dimesso senza avere
maturato i requisiti pensionistici, su insistenza delle Organizzazioni
Sindacali che hanno chiesto di riconoscere la relativa corresponsione,
l’azienda si è riservata di darci una risposta per coloro che risultavano in
attività nel 2002, sulla “base di una
verifica in corso”.
Call Center
Multimediale (ex Banche telefoniche)
Non viene più applicato il CIA di ex Comit per le
figure professionali degli Operatori (Finanziari e Commerciali), perché “trattasi di compiti e mansioni non dello stesso livello rispetto a quelli svolti in
Filiale dai Gestori”, mentre
l’esperienza maturata nei compiti verrà considerata ai fini degli eventuali
nuovi inquadramenti rivenienti dal
nuovo Contratto Integrativo”. Netta
la contrarietà del Sindacato che ha adito le vie legali per tutelare i diritti
soggettivi maturati.
Indennità
speciale (vecchie Lit. 100.000) per i microsportelli ( art. 17 bis CIA ex
Comit)
Continua ad essere corrisposta per chi la percepisce
già (esempio: non viene corrisposta all’ ODS che viene spostato da un
microsportello ad una agenzia più grossa; viene corrisposta se tale ODS ritorna
in un microsportello a condizione che prima la percepisse; non viene
corrisposta all’ODS che viene inserito per la prima volta nel microsportello).
Assegno di
anzianità (art. 21 CIA ex Cariplo)
In base all’accordo del 13.4.2001, nelle prossime
settimane verranno verificate tutte le posizioni del Personale ex Cariplo per il riconoscimento degli assegni di
anzianità spettanti a coloro che abbiano maturato le anzianità previste dal
citato art. 21.
Indennità per
i centralinisti non vedenti (Legge 113/75)
Verranno ripristinate le indennità alle colleghe ed
ai colleghi anche in caso di utilizzo della banca delle ore per una o più
giornate intere.
Saranno
nuovamente corrisposte le indennità per giornate lavorate il sabato, così come
previsto dall’accordo.
Non viene più corrisposto l’incentivo cassieri di Lit. 144.000 annue.
Sono state recuperate circa 80 posizioni della Rete
Italia che saranno pagate a settembre. Altre 150 sono in corso di valutazione,
sia pure sulla “base delle lettere di
autovalutazione presentate dagli
interessati”. L’azienda non considera di per sé sufficiente
l’autocertificazione.
Secondo l’azienda, l’argomento è stato risolto con
l’armonizzazione delle tre reti della polizza infortuni professionali ed
extra-professionali che ha avuto efficacia dall’1.1.2002. Le nuove condizioni
prevedono una franchigia del 3% per alcuni risarcimenti.
Le nostre richieste erano relative alle spettanze
del 2001, perché presumiamo che, a partire dal 2002, le corrispondenti
provvidenze vengano regolate nell’ambito della nuova e comune contrattazione
del CIA. Secondo l’azienda, il 2001 non vedrà alcuna corresponsione, contravvenendo,
così, allo spirito del verbale di riunione del 24.7.2001 (“… Si terrà conto della situazione preesistente presso le banche
incorporate. La proposta aziendale terrà conto anche della situazione peculiare relativa all’anno 2001”).
Neanche per il “Fondo di solidarietà” (ex Cariplo)
verrà corrisposto l’importo relativo al 2001.
Premi fedeltà
Continuano ad essere erogati gli importi secondo le
modalità delle banche di provenienza, mentre non vengono più corrisposti gli
oggetti (orologio, medaglia).
Molto grave la decisione dell’azienda di
omogeneizzare al ribasso i permessi in materia. Sostanzialmente le cure termali
vengono concesse utilizzando le ferie. La motivazione addotta è quella di una
circolare INPS, la n. 127 del 15.6.98,
secondo la quale la fruibilità di tali cure al di fuori di periodi feriali è
possibile solo nelle aziende in cui il contratto prevede ferie collettive
obbligatorie in periodi prestabiliti
(es. chiusura d’agosto). Abbiamo
contestato la posizione aziendale, non solo perché nutriamo profondi dubbi che
una disposizione INPS (con elementi di contraddizione) si possa sostituire ad
una di Legge, ma anche perché ci sono delle cure che non consentono il recupero
delle energie psico-fisiche. Abbiamo, quindi, chiesto di ritornare
sull’argomento per trovare una soluzione.
Abbiamo
protestato per la mancata informazione e la
presunta riservatezza e anonimato dell’indagine sul clima aziendale. La
trasmissione via e-mail non
garantisce affatto tali requisiti. Inoltre una parte della domanda n. 44 sconfina in un campo su cui l’azienda non può
indagare (Il suo capo diretto è autonomo
dal sindacato?). Siamo, comunque, in attesa di una risposta in merito da
parte della Banca, su cui la stessa delegazione aziendale ha riconosciuto la
propria impreparazione.
Appare evidente come il tenore delle risposte aziendali non risponda alle aspettative dell’iniziale atteggiamento del nuovo Gruppo dirigente (CEO e AA.DD.), che sembrava attento ad ascoltare positivamente l’interlocutore sindacale di fronte alla riconosciuta preoccupante situazione di un’integrazione che stenta a decollare in un clima di scarsa serenità e fiducia. Se, anziché ricercare il consenso, dovessero affermarsi le vetuste modalità di concepire le relazioni sindacali - il nuovo Piano industriale e la trattativa sul CIA ne costituiscono gli appuntamenti più imminenti - le lavoratrici, i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali sapranno attivare le forme di mobilitazione più opportune per tutelare le condizioni di vita e di lavoro, nonché i propri interessi.
Milano, 6 settembre 2002