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SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

Gruppo IntesaBci

 

UN CONTO TROPPO SALATO

 

 

Il 19 settembre la delegazione aziendale, della quale è entrato a far parte anche il Dott. Dario Nicolini, ha presentato alcuni dati sempre relativi al Piano d’impresa 2003 –2005 illustrato da Corrado Passera il giorno 10 settembre.

I dati sono relativi alle proiezioni aziendali su: andamento degli organici, costo del personale, ricadute dei processi organizzativi e potenziali fruitori del Fondo esuberi, al fine di raggiungere l’obiettivo della riduzione del costo del lavoro del 22,5% nel periodo riferito al periodo 2001-2005.

 

Poiché riteniamo che la scelta degli indici economici e finanziari in base ai quali si sono effettuate queste proiezioni, rappresentano già un non condivisibile indirizzo “politico” da parte dell’azienda, consideriamo tali dati come uno esercizio matematico di riduzione del costo del lavoro, scollegato da qualsiasi verifica organizzativa pertinente al Piano Industriale presentato. Inoltre  non si  tiene in alcun conto dell’ utilizzo degli strumenti contrattuali e di quelli previsti dall’accordo di fusione 13 aprile 2001 (equilibrata gestione del turn-over, contenimento dello straordinario, riqualificazione e riconversione professionale, part time, incentivazioni all’esodo volontario, Fondo esuberi come previsto dall’ accordo nazionale 24 gennaio 2001) che queste OOSS intendono adottare nella fondamentale fase di negoziazione che ancora non si è aperta.

 

Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono pertanto che i conti vadano verificati innanzitutto a monte, nel piano industriale e successivamente alla luce di tutti gli strumenti esistenti. Ribadiscono altresì l’insostenibilità di un piano d’impresa che pesa esclusivamente sulle lavoratrici e sui lavoratori e che porterebbe all’eventuale utilizzo del Fondo esuberi,  non solo in modo non coerente con quanto previsto a livello aziendale e nazionale, ma anche con una drammatizzazione  dei dati delle proiezioni che si adattano, più ad un’azienda decisamente in crisi che non ad INTESABCI che ha reali e concrete potenzialità.

 

Dichiariamo fin d’ora inaccettabile ed inopportuno  l’ enunciato rafforzamento dei sistemi incentivanti basati sui risultati individuali e aziendali senza aver preventivamente affrontato tutte le tematiche sugli inquadramenti, i sistemi di valutazione e quelle proprie del CIA.

 

Le scriventi OOSS ribadiranno tali considerazioni all’Amministratore Delegato, Corrado Passera, nell’ incontro del 26 settembre p. v. nonché  la volontà di evitare il ricorso a soluzioni traumatiche nella gestione del Piano d’Impresa.

 

E’ chiaro che, con la presentazione del piano industriale, si apre una stagione difficile nel Gruppo IntesaBci; è importante sottolineare comunque che, per rilanciare quest’azienda è indispensabile motivare le lavoratrici ed i lavoratori e tale obiettivo non si può raggiungere con il progetto che ci è stato presentato.

 

Milano, 19 settembre 2002