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SEGRETERIE NAZIONALI DI COORDINAMENTO B.N.L.

 

                 Come ogni anno ci troviamo ad affrontare la questione derivante dall’erogazione di  Salario Variabile Individuale, che nel nostro settore assume la forma di sistemi incentivanti e premianti, e ancora una volta dobbiamo contestare questa elargizione per la sua logica discrezionale che, non solo favorisce un obsoleto modello individualistico, ma che ha il preciso obiettivo di dividere i lavoratori, costruendo un modello salariale che lega la prestazione lavorativa a criteri , quasi sempre, sconosciuti.

                 Anche in BNL il Sistema Premiante, che è fuori da ogni verifica sindacale, è gestito dall’azienda unilateralmente con modelli variabili oscuri e privi di qualsiasi coerenza. L’unico elemento positivo, che in questi anni il sindacato era riuscito ad ottenere, una forma primitiva di trasparenza attraverso la pubblicazione degli elenchi dei premiati nelle bacheche, sembra anch’esso dimenticato ed abbandonato. 

                 Eppure, in questi anni, il sindacato con coerenza e costanza aveva rivendicato come alternativa un modello oggettivizzante e trasparente capace di legare i risultati economici a progetti di lungo periodo, coinvolgendo in modo progressivo tutti i lavoratori e le lavoratrici. Un modello in grado di rifiutare “la competizione per la competizione” e capace di sviluppare un rapporto coerente tra le diverse griglie produttive, in un percorso che avesse come finalità sia la valorizzazione individuale in un lavoro di équipe, sia la crescita della coesione aziendale in un quadro di professionalità diffusa.

                 Purtroppo in BNL, anche quest’anno, ci troviamo di fronte ad elargizioni incomprensibili per qualità e quantità e ad esclusioni inspiegabili, fenomeni non solo individuali, ma anche collettivi, cioè che abbracciano un’intera funzione o circoscritte figure professionali. Il tutto condito con una ritrovata “riservatezza”, che sembra finalizzata ad evitare raffronti tra promozioni e premi o a coprire il mancato riconoscimento delle prestazioni aggiuntive dei quadri di 1° e 2° livello.

                 Per il sindacato questa forma di elargizione salariale serve a creare insoddisfazione diffusa, a favorire false attese ed a costruire illusorie divisioni generando logiche perverse che poco o nulla hanno a che fare con una corretta gestione delle “Risorse Umane”.

 

                 Che la Formazione in BNL, nonostante alcuni isolati tentativi, sia insufficiente e non riesca a sostenere le trasformazioni tecniche, culturali e gestionali è piuttosto evidente, anche perché in quest’ultimi anni l’azienda ha sottovalutato l’aspetto di massa delle trasformazioni, l’intreccio delle conoscenze e una notevole mobilità di funzioni e professionalità. Come sindacato avevamo anche ipotizzato una correlazione tra la formazione aziendale e quella derivante dalla contrattazione collettiva, ma su questo terreno ha prevalso un malsano spirito di casta e una boriosa autonomia d’impresa.

                 Occorre riappropriarsi al più presto degli strumenti formativi derivanti dalla contrattazione nazionale ed utililizzarli come volano per ridefinire complessivamente la formazione in azienda.

                 In una fase di profondo cambiamento organizzativo e culturale, con evidenti intrecci di funzioni e operatività, è essenziale partecipare ai corsi di formazione conquistati contrattualmente, sia perché favoriscono un processo di riprofessionalizzazione permanente, sia perché permettono una conoscenza più vasta della complessità del nostro settore.

                 Il piano formativo 2002-2003,che affronta le materie su cui approfondire le proprie conoscenze, pur abbracciando complessivamente l’intera gamma delle funzioni aziendali, risente della difficoltà di sintetizzare la realtà culturale e produttiva della nostra azienda in relazione ai caratteri generali delle discipline affrontate.

                 Per superare questa difficoltà occorre rivitalizzare i corsi attraverso una ritrovata partecipazione, una partecipazione capace di modulare e approfondire continuamente le materie su cui costruire i pacchetti formativi.

                 Per tutto questo invitiamo i colleghi e le colleghe ad iscriversi ed a partecipare in modo attivo e costruttivo alla formazione contrattuale.

                 Ricordiamo, infine, ai colleghi e alle colleghe che con la circolare del 10 settembre la Direzione Generale ha notificato in tutte le bacheche i pacchetti formativi di 24 e 26 ore inerenti i corsi contrattuali derivanti dal CCNL dell’11 luglio 1999, che le domande dovranno essere presentate entro il 31 ottobre alla propria unità d’appartenenza e che i corsi si svilupperanno seguendo il calendario accademico.

 

            Giovedì 19 settembre il Coordinamento Nazionale Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Sindirettivo e Sinfub e la delegazione aziendale, in qualità di Fonti Istitutive del Fondo Pensioni BNL, si sono incontrate per discutere le modifiche allo Statuto del Fondo Pensioni BNL, che sarà elaborato dai competenti Organi del Fondo, per essere sottoposto all'approvazione "ad-referendum" dell'Assemblea degli Iscritti, previo parere della Covip (Organo di Controllo dei Fondi Pensioni).

            Il confronto si è sviluppato avendo come base di riferimento i principi del Decreto Legislativo n. 124 del 1993, e ha, da prima, affrontato la filosofia generale su cui costruire il nuovo Statuto e successivamente, ha iniziato un primo confronto di merito sui singoli articoli.

            E’ evidente che nel quadro della trasformazione del fondo, oltre a nodi di carattere politico-gestionale, su cui il confronto è appena iniziato, occorrerà lavorare tecnicamente per ridisegnare ed armonizzare lo statuto al nuovo modello a Capitalizzazione Individuale.      

            Visto l’impegno con cui le delegazioni hanno iniziato il lavoro di elaborazione del nuovo statuto e l’avanzato stato dei lavori sul terreno tecnico-procedurale, si prevede che la consultazione referendaria possa tenersi entro la fine del gennaio 2003.

 

            Nel corso del suddetto incontro si è affrontata anche la questione inerente gli Organici, aprendo un primo momento di confronto sulla concordata verifica di fine mese, scadenza della maggioranza dei contratti interinali.

            Il sindacato ha chiaramente chiesto la proroga di tutti i contratti in essere fino al 31 dicembre 2002 con la parziale assunzione nelle piazze in cui le esigenze d’organico appaiono ormai strutturali. La realtà BNL non autorizza nessuna iniziativa mirante a diminuire gli organici in essere nella rete BNL, sia dal punto di vista quantitativo, che delle funzioni e professionalità che ricoprono in azienda (Operatore Unico di sportello).

            Per le Organizzazioni Sindacali, non c’era solo un’emergenza estiva da superare, ma un insieme di situazioni ancora tutte in fase di determinazione:

 

·        non è minimamente conclusa la fase di riorganizzazione gestionale-organizzativa; 

·        non  sembrano sufficientemente agili le nuove procedure del Piano dei Sistemi;

·        il rispetto dei piani ferie è al di sotto della media degli anni precedenti;

·        i contatori della “banca ore” hanno continuato a crescere;

·        la pressione agli sportelli non è diminuita;

·        scarsissima è stata la fruizione delle ore di recupero dell’anno 2001 trasformate in ferie;

·        si formalizzeranno a breve le rimanenti Aree Territoriali: Calabria/Puglia/Basilicata ad Ottobre; Triveneto - Toscana/Umbria - Lombardia a Novembre; Emilia/Romagna -Liguria/Piemonte a Dicembre (Tutte le RSA interessate verranno informate in un incontro specifico prima della loro attuazione).

·        la fungibilità tra Operatore Unico ed Addetto al Commerciale, esclusi alcuni lodevoli casi, e lungi da ogni operatività;

·        la formazione in tutti i suoi aspetti continuerà a impegnare i colleghi e le colleghe

 

            Di fronte a tali argomentazioni l’azienda ha dichiarato che intende confermare fino al 31 dicembre la maggioranza dei contratti interinali ed anche a trasformare qualche assunzione a tempo indeterminato, riservandosi di entrare nello specifico in un prossimo incontro da tenersi prima di fine mese.

            Vista una serie di notizie che ci giungono dalla Rete che ipotizzerebbero la non riconferma della maggioranza degli interinali e per parte dei restanti un loro passaggio al commerciale, diffidiamo l’azienda dal prendere iniziative difformi da quanto emerso dal confronto e l’invitiamo a rispettare gli impegni assunti con il Coordinamento Nazionale.

 

            Sempre sul terreno delle Assunzioni, la soluzione della problematica riguardante i figli e/o le vedove dei dipendenti deceduti in servizio, non procede con i tempi concordati in un panorama di assunzioni diffuse che spesso sfuggono a criteri legati a esigenze effettive.

 

Roma 24 settembre 2002

 

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