LA SEGRETERIA NAZIONALE
Si
è svolto oggi 12 dicembre 2002, in Milano, con la presenza della Segreteria
Nazionale della Fabi, il previsto incontro tra le 7 OO.SS. unitarie e l’A.B.I.,
con all’ordine del giorno il tema delle agibilità sindacali e la discussione
sul cosiddetto protocollo, il quale dovrebbe contenere le linee di orientamento
dell’intera piattaforma contrattuale.
Le OO.SS. hanno esposto il proprio pensiero sul rapporto e
sulle differenze che intercorrono tra il Protocollo del 1997 e quello possibile
che dovrebbe essere condiviso nei tempi attuali.
Quattro i punti essenziali sui quali si possono articolare i
contenuti del Protocollo:
1)
la centralità delle
risorse umane, in termini di valorizzazione del capitale intellettuale
e di formazione continua;
2)
la redazione di un
bilancio sociale, accanto a quello contabile, che definisca il profilo
strategico dell’Azienda in termini di sviluppo compatibile e socialmente
sostenibile;
3)
particolare
attenzione alla “questione meridionale”, per un miglioramento del sistema
bancario in quell’area del Paese, al
fine di un rilancio effettivo dell’economia locale;
4)
rafforzare il sistema
delle relazioni sindacali al fine di migliorare le procedere, anche con
l’obiettivo di eliminare tutti i possibili equivoci sull’interpretazione delle
norme contrattuali.
Una
prima risposta del Presidente Sella conteneva alcuni elementi di condivisione
sull’analisi avanzata dal Sindacato, accanto, ovviamente, a numerose
valutazioni differenti soprattutto in termini di osservazioni sugli indicatori
di reddito e sul riposizionamento strategico delle imprese bancarie.
Dopo
un breve dibattito, l’A.B.I. si è comunque riservata un approfondimento
complessivo sulla materia riferita al Protocollo stesso.
Successivamente
il Presidente Sella ha rapidamente delineato la posizione dell’A.B.I. sul
delicato problema delle agibilità sindacali.
In
estrema sintesi:
1)
porre attenzione al
numero dei dirigenti sindacali;
2)
tenere conto del
costo complessivo di sistema e delle possibili disparità in termini di oneri
differenti che gravano sulle singole Aziende;
3)
tenere conto,
altresì, di una diversa distribuzione del volume complessivo tra le sigle
sindacali, con una particolare attenzione ai livelli di rappresentatività.
Le
OO.SS., in prima battuta, hanno risposto che la volontà di alleggerire il peso
e la dimensione delle agibilità sindacali si scontra con l’esigenza, peraltro
reciproca, di governare le continue trasformazioni del sistema, la quale
implica una attiva e diffusa partecipazione dei dirigenti sindacali ai sempre
più numerosi momenti di confronto.
Al
termine dell’incontro le Parti hanno convenuto di ritrovarsi, dopo la prima
settimana di gennaio 2003, per affrontare in modo parallelo entrambi i temi
oggetto della riunione odierna.
In
conclusione è stata posta la questione da parte delle OO.SS., del grave stato
di disordine che esiste all’interno di Federcasse, in particolare con
riferimento alla situazione del Veneto, dove la Federazione regionale ha
stipulato - con un sindacato marginale e scarsamente rappresentativo - accordi
del tutto diversi dalle indicazione del contratto nazionale.
Cordiali
saluti.