FABI FALCRI
FIBA/CISL FISAC/CGIL SINDIRIGENTI SINFUB UILCA/UIL
LE SEGRETERIE NAZIONALI E GLI ORGANI DI COORDINAMENTO
DELLE AZIENDE DEL GRUPPO CAPITALIA
COMUNICATO
Dopo la complessa definizione degli
accordi di tutela sulla cessione delle filiali, nell’odierna giornata, alla
ripresa del confronto sul piano industriale, il sindacato unitario ha
registrato una grave provocazione da parte della Delegazione di Gruppo, guidata
dal dottor Lamanda.
In apertura dei lavori le OO.SS.
hanno ribadito con forza il livello assolutamente insoddisfacente delle
relazioni sindacali nell’ambito delle Aziende del Gruppo, malgrado i reiterati
impegni assunti dal vertice di Capitalia.
In
particolare il Sindacato ha denunciato la persistente mancanza di informativa
in ordine ai processi di riorganizzazione in atto sulla rete nazionale ed
all’introduzione di nuovi sistemi incentivanti.
Il tentativo dell’Azienda di
ridimensionare la portata delle proprie inadempienze è stato stigmatizzato
dalle OO.SS. che non intravedono, nel ripetersi di tali comportamenti, la
reale volontà della controparte di determinare un clima positivo nelle
relazioni industriali, improntato a trasparenza e correttezza.
Successivamente
la Delegazione aziendale ha sottoposto all’attenzione del Sindacato un
documento di dettaglio sulla manovra di riduzione degli organici, contenente
specifiche indicazioni su tempi,
strumenti e modalità attuative, previsti dal Piano Industriale per il triennio
2003-2005.
Per
la rilevanza delle materie trattate, che prevedono consistenti tagli
occupazionali, le OO.SS. hanno responsabilmente rappresentato l’esigenza di
rinviare ad una prossima riunione il confronto con Capitalia, per consentire
una adeguata riflessione sulla documentazione aziendale.
Questa
motivata esigenza prospettata dal Sindacato
ha suscitato l’inaccettabile reazione della controparte che ha
manifestato, con toni accesi, la propria volontà di avviare immediatamente la trattativa. A fronte della fermezza con cui
il Sindacato ha rivendicato le ragioni della propria posizione, la Delegazione
aziendale si è dichiarata indisponibile a proseguire la riunione, riservandosi
di comunicare le proprie determinazioni sulla riattivazione dei termini legali
previsti dalle procedure e ipotizzando possibili ripercussioni su parallele
trattative aziendali.
Le
OO.SS. respingono questa drastica impostazione, ingiustificabile in una fase di
delicato confronto sul Piano Industriale e su altre importanti problematiche
(contrattazione integrativa aziendale, previdenza complementare,
riorganizzazione, etc.), alla cui positiva soluzione sono affidati il rilancio
dell’Azienda ed il recupero di
motivazione dei Lavoratori.
Qualora
non si registrasse una radicale inversione di tendenza rispetto ai denunciati
comportamenti della Controparte, le scriventi OO.SS. procederanno ad attivare
opportune iniziative di coinvolgimento e mobilitazione di tutto il Personale
del Gruppo.
Roma, 16 gennaio 2003