Nel settore finanziario, considerato il notevole
potenziale ancora inespresso dal telelavoro, e’ stato lanciato, sul versante
formativo, “La telebanca e il telelavoro”, un progetto europeo al quale hanno
collaborato i sindacati dei settori finanziari di diversi paesi membri:
l’italiana Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), Ver.di (Germania),
Comfia (Spagna) e Ine-Otoe (Grecia). è stata inoltre coinvolta la direzione
europea di UNI - Union Network International, l’associazione mondiale dei sindacati dei
servizi. Un importante contributo è stato fornito dallo studio organizzativo
aziendale del partner Banca Popolare di Milano.
Un contributo fondamentale ai contenuti formativi
del Progetto è stato fornito da SIT (Società Italiana Telelavoro) e Università
degli studi di Roma “La Sapienza” che, partendo dai risultati dell’indagine
preparatoria, ha fornito un supporto metodologico e didattico specifico per i
bisogni formativi rilevati.
Finanziato dall’obiettivo “IV” del programma
europeo “Leonardo da Vinci”, il progetto, muovendo da un’indagine sulla realtà
del telelavoro e dell’attuale percezione che ne hanno i lavoratori bancari ed i
testimoni privilegiati scelti fra manager aziendali e quadri sindacali, vuole richiamare l’attenzione del settore
verso una pratica corretta del lavoro a distanza come soluzione praticabile per
la salvaguardia dei livelli occupazionali e la riqualificazione, nel contesto
dei cambiamenti dovuti alla globalizzazione del mercato finanziario. Non ultima
la possibilità di orientare le opportunità del telelavoro all’evoluzione dei
servizi offerti alla clientela.
Il progetto, e questo fa la differenza
rispetto alle ricerche attivate nello stesso campo, poggia anche sul ricorso a
strumenti di formazione a distanza, quali il cd-rom interattivo supportato dal
relativo sito web, che ne rende possibile la più ampia fruizione, corredato da
un sintetico manuale di utilizzo.
Sia il cd-rom che il sito riportano i percorsi della ricerca che
sono diventati, al tempo stesso, anche gli elementi del prodotto finale. Esiste
la possibilità di procedere per diverse sezioni, fra le quali un ruolo centrale
viene affidato al pacchetto formativo a formula variabile, personalizzabile dai
“tutor” a seconda delle esigenze del singolo o del gruppo coinvolti nei
progetti di formazione al telelavoro. Il percorso, quindi, può essere modellato
su esigenze formative specifiche. Oltre al background rappresentato dalla
storia del telelavoro, dalle definizioni e dalle specifiche modalità attuative,
il materiale formativo realizzato segnala i concreti casi europei: una serie di
esperienze già realizzate o in corso di realizzazione in altri Paesi.
Al momento attuale, questa analisi di
aspetti operativi fruibile dai diversi paesi rappresenta un inedito nel settore
del credito.
La prima fase del lavoro è consistita
in un’indagine conoscitiva necessaria a fare il punto sul mondo del telelavoro
nel contesto nazionale dei paesi partner. E dopo ciò è seguita
l’elaborazione di una metodologia, con lo scopo di creare un modello formativo
idoneo alla somministrazione di un corso di autoformazione.
Attività conclusiva del progetto è
la diffusione, in ambito europeo e di
settore, di quanto realizzato al fine di favorirne una fruizione ad ampio
raggio, sia in ambiente sindacale che aziendale.
Il progetto e’ stato presentato il 15
novembre 2002 a Bruxelles nella sede dei sindacati europei. La presentazione,
che ha coinvolto esponenti del mondo della ricerca, funzionari della U.E. e
dirigenti delle organizzazioni sindacali partners, ha ripercorso le fasi
fondamentali della ricerca ed il contenuto del sito, per introdurre un
approfondito dibattito che ha messo a fuoco non solo i vantaggi ma anche rischi
e criticità correlate al telelavoro, primo fra tutti il rischio di isolamento del lavoratore. Anche la tutela del
lavoratore a distanza richiede un adeguamento della pratica sindacale; gli
esiti di questo progetto dimostrano la piena consapevolezza delle
organizzazioni sindacali e la predisposizione di tutti gli strumenti da
utilizzare quando una fetta sempre più consistente di lavoratori opererà dal
proprio domicilio.
In occasione della presentazione è
stata anche lanciata, da parte dei sindacati partners, la proposta di creare un
osservatorio permanente in grado di seguire l’evoluzione della materia. “La
telebanca e il telelavoro” può essere considerato un progetto aperto,
suscettibile in futuro di essere continuamente aggiornato e modificato a
seconda dei futuri sviluppi normativi e del processo evolutivo del telelavoro
nel settore finanziario.