FABI FALCRI FIBA-CISL FISAC-CGIL
UIL.CA-UIL SINFUB SINDIRIGENTICREDITO
GRUPPO
BIPIELLE
Le
relazioni sindacali e le condizioni di lavoro per i dipendenti delle aziende
del gruppo Bipielle stanno
attraversando una fase di forte criticità:
1.
UNILATERALITA’ NELLE DECISIONI che sfiora l’arroganza in ogni occasione, dalle più
importanti e strategiche (chiusura dell’area di Messina della capogruppo senza
alcun confronto, accentramenti di funzioni dalle controllate verso Lodi ) alle
più “ordinarie “ (cambio della cassa mutua e della società di distribuzione del
buono pasto nella capogruppo) senza alcuna discussione con le rappresentanze
del personale.
2.
MANCATO RISPETTO DEI CONTRATTI E DEGLI ACCORDI:
·
CCNL: ignorati gli
inquadramenti minimi previsti per le filiali e le regole sui rimborsi spese per
missioni/diarie; in alcune aziende è mancata la formazione contrattuale
obbligatoria.
·
CONTRATTO AZIENDALE
NELLA CAPOGRUPPO: non riconosciuti gli inquadramenti ai titolari/ vice/ e cassieri; ritardi nel conguaglio sul
buono pasto per le assenze dei mesi di Ottobre-Novembre-Dicembre; mancato
adeguamento nel calcolo delle distanze kilometriche per il rimborso legato
all’uso del proprio mezzo.
·
MANCATO RICAMBIO
GENERAZIONALE CONNESSO ALL’UTILIZZO DEL
FONDO ESUBERI SU BASE VOLONTARIA: i lavoratori pre-pensionati non sono
stati sostituiti integralmente, tanto meno con personale di nuova assunzione (
come previsto nell’accordo sottoscritto in capogruppo), né sono stati concessi
o rinnovati i contratti part-time in misura significativa e coerente con i vari
accordi firmati.
·
IN BANCA EUROSISTEMI
( ex ICCRI ) l’accordo del 22.10.02 che garantiva il mantenimento di alcune
funzioni su Roma con la relativa garanzia occupazionale è stato smentito dopo poche settimane con
l’“invito” rivolto ai colleghi di pensare a una possibile ricollocazione in
tutt’altre mansioni e in altra piazza
lavorativa, senza, peraltro, prospettare e attuare seri programmi di formazione
preventiva e non solo “on the job” ( cioè praticamente lavorando), e senza
prospettare l’utilizzo di metodologie di lavoro a distanza, pure previste
nell’accordo.
·
SOCIETA’ DI GESTIONE
DEL CREDITO: non è stata ancora data attuazione all’accordo siglato il 22.10.02 che prevedeva la cessione del
ramo d’azienda con le tutele previste dall’art. 2112 C.C. né si è ancora
provveduto a definire la struttura e
l’organigramma della società, come previsto per il dicembre 2002.
A giustificazione delle sue numerose inadempienze la capogruppo vorrebbe far passare l’inaccettabile principio che nulla è immutabile di fronte all’espansione della società ( incontro del 22.10.); tale affermazione la dice lunga sulla serietà ed affidabilità degli impegni che sottoscrive.
3.
CONDUZIONE “ANOMALA” DI RAPPORTI DI LAVORO (appalti non conformi alle regole nei servizi di reception
e centralino, in varie aziende su Lodi e Roma)
4.
UTILIZZO SPROPOSITATO DI ALCUNI ISTITUTI CONTRATTUALI ( distacchi-missioni, mascherati da attività formativa, da
ricevere o erogare) in una logica di ordinaria amministrazione, quali sostituti
surrettizi del trasferimento.
5.
MANCATO RISPETTO DELLE AUTONOMIE CONTRATTUALI DELLE SINGOLE
AZIENDE : non è accettabile che le aziende, nelle varie trattative aperte,
propongano un automatico ribaltamento dei contenuti del CIA della capogrupponei
CIA delle stesse aziende senza tener conto delle diversità, delle specificità o
dei contenuti storici.
6.
CARENZA DI ORGANICI in
ogni struttura, sia centrale che periferica, con insensibilità aziendale sui
ritmi e carichi di lavoro e sulle comprensibili aspettative di coloro che sono
costretti a lavorare lontano da casa ( come ad es. quelle dei giovani siciliani
in carico presso l’area lodigiana) che potrebbero essere ravvicinati al fine di
colmare le carenze in loco.
7.
PROBLEMI DI SICUREZZA,
legati alla mancata o insufficiente adozione di misure adeguate per arginare il
fenomeno rapine.
8.
CLIMA PSICOLOGICO PESANTE
che rasenta il MOBBING : le continue
campagne commerciali nelle quali il dipendente deve vendere alla clientela ogni
tipo di prodotto, la pressione affinché vengano raggiunti i budgets (e, non
ultima, la pressione estrema che verrà fatta per il collocamento dell’aumento
di capitale), si accompagnano ora all’introduzione di un sistema valutativo
che, per come è stato nei fatti presentato e vissuto, può diventare un
potenziale strumento vessatorio nelle mani di alcuni responsabili di
filiale/ufficio
9.
DATI DAL BILANCIO CONSOLIDATO NON LUSINGHIERI, TRANNE CHE
PER LA COMPONENTE DEL PERSONALE:
le aspettative di redditività proclamate negli scorsi anni sono state
puntualmente disattese; solo i costi operativi sono stati compressi, da quelli
più “materiali” (perfino la cancelleria arriva col contagocce) a quelli più
“nobili” e strategici, cioè quelli del
personale; eppure, secondo le statistiche di raffronto con le banche medie, il
costo pro-capite di un dipendente del gruppo è di gran lunga inferiore, mentre
la produttività è più elevata ( maggiori volumi intermediati, n. medio di dipendenti per sportello più basso
ecc.). Risulta invece particolarmente alto il LIVELLO DI INDEBITAMENTO DEL
GRUPPO per la massiccia presenza di
prestiti obbligazionari (anche subordinati), emessi alternativamente ai vari
aumenti di capitale sociale.
A TALE ULTIMO PROPOSITO GIOVA RICORDARE CHE IL RECENTE AUMENTO DI
CAPITALE DI 2 MLD € DELIBERATO
DAL CDA DI RECENTE RISULTA INDISPENSABILE –VISTA LA CRITICITA’ PATRIMONIALE -
PER:
-
SOSTENERE
I COSTI DELL’ESPANSIONE PASSATA E DI QUELLA FUTURA ( vedi il contenuto
dell’ultimo fascicolo aziendale “La nuova Era” dove il gruppo si pone l’obiettivo
id posizionarsi nei primi 6 gruppi italiani acquistando banche di medie
dimensioni)
-
RIPORTARE LA
PATRIMONIALIZZAZIONE AI LIVELLI
DI GARANZIA, VOLUTI DALLA LEGGE E DAI FUTURI PARAMETRI DI BASILEA 2,
SENZA I QUALI LA BANCA RISCHIA DI NON POTER FARE PIU’ IL PROPRIO MESTIERE
STORICO (PRESTARE I SOLDI).
Questa è l’azienda che si presenta ai mercati per sottoporre i piani di
sviluppo ( o di sopravvivenza? ). Il personale, consapevole della delicatezza e
dell’importanza della riuscita dell’operazione, svolgerà il suo compito come
sempre fatto, con dignità, sacrificio e correttezza; ci auguriamo che una parte
delle risorse fresche vada a potenziare la struttura interna, sia quella umana
che quelle organizzativa e informatica, quest’ultime spesso inadeguate a rispondere
ai bisogni della clientela che sempre più lamenta scarsa qualità nel servizio.
Il
sindacato ha già ampiamente rivendicato nei mesi scorsi e in più occasioni un
atteggiamento diverso da parte della capogruppo, consapevole che la fase di
ristrutturazione (lungi dall’essere conclusa) necessita di un clima di consenso
sociale che, evidentemente, alla controparte non interessa introdurre o
conservare.
A TUTTI I COLLEGHI ORA DOBBIAMO CHIEDERE DI UNIRSI A NOI NEL PRETENDERE
DALLA BANCA OLTRE CHE IL RISPETTO DEL
NOSTRO LAVORO E DEL NOSTRO RUOLO NELLA COSTRUZIONE DEL VALORE (visto che non vi
contribuisce solo il capitale!) ANCHE DI PORTARE A TERMINE POSITIVAMENTE UNA
TRATTATIVA DI VALENZA COLLETTIVA SU TEMI
IMPORTANTI. I prossimi mesi ci vedranno quindi impegnati verso l’azienda per:
·
ripristinare
corrette relazioni sindacali e concordare nuove modalità di azione, in
considerazione della nuova dimensione
di gruppo.
·
affrontare
le ristrutturazioni con accordi preventivi che vengano rispettati e verificati nel tempo: a breve partiranno a
raffica una serie di ON/OFF e ancora l’azienda non ci ha coinvolto
·
riconoscere
senza eterni ritardi i miglioramenti derivanti dagli accordi firmati
·
ripristinare
il confronto su tematiche che possono e
debbono essere oggetto di confronto fra le parti (es. studiare insieme le
migliori soluzioni per polizze sanitarie o kasko)
·
normare
l’istituto del distacco per precisarne i contorni applicativi ( mobilità,
partecipazione ai sistemi incentivanti, valutazione ecc.)
·
abbassare
la pressione sui carichi di lavoro anche per consentire il rispetto dell’orario
di lavoro, la fruizione di recuperi di banca ore e del plus orario per i quadri
direttivi, i permessi, le ferie ( gli
on/off capiteranno proprio nel bel mezzo della pianificazione o peggio della
loro effettuazione )
·
garantire
condizioni ambientali e di sicurezza con standard accettabili
·
avviare una reale contrattazione integrativa nel
rispetto delle specificità di ogni singola azienda.
·
Remunerare
con criteri trasparenti l’apporto professionale (sistemi incentivanti, ruoli
chiave, prestazione in plus orario dei quadri direttivi ecc.)
ILLUSTREREMO AI
COLLEGHI NEL DETTAGLIO LE VARIE
PROBLEMATICHE PER DEFINIRE LE STRATEGIE PIU’ EFFICACI DI COINVOLGIMENTO DEL
PERSONALE.
Firenze 29.1.2003
I
COORDINAMENTI DI GRUPPO BIPIELLE LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FALCRI FIBA FISAC UILCA SINFUB
SINDIRIGENTICREDITO-SINDIRCASSE
Le
Segreterie Nazionali di Fabi, Falcri, Fiba/CISL, Fisac/CGIL, Federdirigenti,
Uilca/UIL e Sinfub denunciano con preoccupazione le sistematiche violazioni del
Contratto nazionale e degli accordi di Gruppo sottoscritti da parte dei vertici
del Gruppo Banca Popolare di Lodi, il cui Amministratore Delegato, Dott.
Giampiero Fiorani, è, peraltro, anche uno dei Vice Presidenti dell’ABI.
Tenuto
conto dei risultati conseguiti, le Organizzazioni sindacali esprimono, altresì,
forti perplessità sulla bontà delle scelte organizzative e strutturali del
Gruppo.
In tale contesto il Sindacato
ritiene indispensabile avviare tutte le iniziative necessarie per ottenere il
rispetto dei contratti, il ripristino di corrette relazioni sindacali e
l’apertura di un serio confronto sulle reali prospettive del Gruppo BPL.
LE SEGRETERIE
NAZIONALI
Fabi-Falcri-Fiba/CISL-Fisac/CGIL-Federdirigenti-Uilca/UIL-Sinfub
Roma, 28 gennaio 2003