PATENTE ETICA: dichiarazione della Segretaria Nazionale Cristina Attuati

 

 

 

Il dibattito sulla “responsabilità sociale dell’impresa” è acceso da tempo e trova grande attenzione da parte della segreteria Nazionale della FABI, che ha discusso il problema anche in una tavola rotonda inserita nei lavori della recente Conferenza Nazionale di Organizzazione.

E’ ora Cristina Attuati, Segretaria Nazionale della Fabi a ritornare sul tema, commentando il progetto, portato avanti a livello europeo, riguardo alla “Corporate social responsibility” (CSR) e “Social commitment” (SC).

“Stabilire dei criteri semplici e certi perché un’impresa, un fondo azionario, un marchio possano qualificarsi come etici dinanzi all’opinione pubblica è una cosa eccellente”. – ha dichiarato.

“Noi auspichiamo che governo nazionale ed Unione europea fissino dei parametri che, senza coartare la libera iniziativa privata, la accompagnino verso un’etica condivisa di responsabilità e di economia sociale.

Non si tratta di imporre una propria idea di bene, né criteri morali assoluti, ma indicare le linee lungo le quali sviluppare progetti di salvaguardia dell’ambiente; iniziative umanitarie, di formazione e di solidarietà; contratti di lavoro attenti alla qualità della vita degli addetti, ecc.”

A proposito dell’idea di conferire una “patente etica” alle imprese, Cristina Attuati ha poi concluso: “Ben venga la patente etica per le imprese che danno il buon esempio di economia sociale . Bisogna far di tutto per coniugare economia, competizione e solidarietà, dando vita ad una nuova etica di mercato, che abbia al centro l’Uomo”.

 

 

Cristina Attuati

 

 

Roma, 17 febbraio 2003