SEGRETERIE NAZIONALI DI COORDINAMENTO BNL

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COMUNICATO UNITARIO

 

 

Il Coordinamento Nazionale BNL, riunito il 19, 20 e 21 febbraio u.s., ha analizzato l’attuale situazione aziendale al fine di concordare le linee di azione da mettere in atto nell’immediato futuro.

 

In apertura di riunione, commentando i positivi dati di bilancio dichiarati dall’azienda alla comunità finanziaria, il Coordinamento, appreso con sconcerto quanto riportato dall’ANSA sulle affermazioni dell’Amministratore Delegato in ordine al recupero del credito della Banca verso l’IRAQ, ha manifestato il proprio dissenso con un telegramma indirizzato al Dr. Croff e comunicato alla stampa, affermando di non poter condividere che la speranza di “favorevoli sviluppi” abbia come premessa il dramma di una guerra, oltretutto avviata al di fuori della legalità internazionale.

 

L’eventualità di un possibile, diverso posizionamento del Gruppo BNL nel contesto del Sistema Creditizio resta una ipotesi che non viene sottovalutata dal Sindacato che prosegue comunque a confrontarsi con l’Azienda concentrata nella realizzazione degli obiettivi del piano industriale “stand alone”2002-2005.

 

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Entrando nel merito del dibattito: sono ormai in via di positiva conclusione i lavori inerenti la TRASFORMAZIONE DEL FONDO PENSIONI, con la stesura del nuovo statuto, la convocazione (dal 19/5 p.v.) del referendum per l’approvazione e la successiva verifica delle Autorità di vigilanza. Le assemblee esplicative dell’operazione saranno completate nelle prossime settimane, anche con il coinvolgimento fattivo dei Consiglieri eletti dai lavoratori.

 

E’ stato analizzato quindi il nuovo impianto della Rete che, dopo l’avvio di tutte le AREE TERRITORIALI, con la omologazione delle tre realtà sperimentali preesistenti, continua ad essere monitorato per verificarne la funzionalità e le ricadute sui lavoratori. Il Sindacato prosegue pertanto nella raccolta di ogni informazione utile allo specifico confronto, da riprendere con l’Azienda in tempi brevi; confronto che dovrà tener conto anche di quegli argomenti strettamente collegati e suscettibili di condizionare la riuscita del modello organizzativo, quali il Piano Organici, anche in relazione all’andamento degli esodi, gli inquadramenti, la formazione ed i sistemi incentivanti.

 

Le notizie che ci pervengono dalla Rete evidenziano l’uniformità dei problemi, denunciati anche attraverso documenti dalle rappresentanze sindacali presenti sul territorio. Preoccupa la tenuta dell’Agenzia, base di supporto delle linee divisionali e immediato riferimento per la clientela, ridotta ad organici minimi ed affidata al coordinamento, da registrare, tra il Responsabile dell’Agenzia e il Responsabile dei Servizi di Sportello. Sono confermate le previste criticità della gestione Crediti Retail, attribuita ad un’Unità in staff al Direttore Mercato che, per l’istruttoria delle pratiche e la gestione quotidiana, interloquisce con la clientela solo tramite gli sportelli.

 

Ripetute sono poi le segnalazioni di demansionamento di Quadri Direttivi, in alcuni casi palesemente strumentali, e sempre più pesanti le pressioni per il raggiungimento del budget, moltiplicate al parossismo nel passaggio dalle Funzioni Centrali ai Direttori Mercato, da questi ai ruoli intermedi di coordinamento ed infine al punto vendita. Al riguardo confermiamo che, su precisa richiesta, del Coordinamento Nazionale basata sulle previsioni contrattuali, la Direzione Risorse Umane ha dovuto riaffermare il divieto di assegnazione di obiettivi individuali ai singoli lavoratori appartenenti alle Aree Professionali e convenire sulla non praticabilità di richieste di report giornalieri sull’attività svolta individualmente. Attendiamo conseguenti, precise disposizioni della Direzione Risorse Umane e della Divisione Commercial Banking a tutte le Funzioni responsabili di rete.

 

Discorso a parte è poi quello della gestione Operation, cui dovrebbe essere consentito disporre di un’adeguata massa di manovra a sostegno di strutture sempre più estese e leggere, e della funzionalità e della dislocazione dei servizi di “back office”  che a tutt’oggi rappresentano un elemento di non sincronia con le esigenze operative e gestionali.

 

Forti critiche sono emerse sulla rilevata tendenza a comportamenti differenziati da parte dei Responsabili delle singole Aree, con effetti deleteri sulla coesione aziendale e aggravamento della generale situazione di incertezza e confusione. Pur comprendendo la necessità di operare in funzione delle specifiche situazioni locali va sottolineato che il Coordinamento Nazionale non è assolutamente disponibile a consentire che l’applicazione degli accordi definiti a livello centrale e delle vigenti norme contrattuali sia subordinata a soggettive e libere interpretazioni dei gestori delle risorse. In tal senso il Coordinamento invita fermamente le Funzioni preposte alla massima attenzione ed a pronti interventi correttivi.

 

Per quanto attiene alle relazioni sindacali è emersa l’esigenza di individuare, nel rispetto della normativa in materia di agibilità e di diritti sindacali, idonee modalità di rapporto tra le locali Rappresentanze dei lavoratori e i Responsabili periferici di struttura.

 

Sono successivamente stati presi in considerazione altri problemi di notevole rilevanza, segnali di irrigidimento e scarsa disponibilità da parte dei gestori della Banca: ci riferiamo in particolare alla sicurezza ed alla videosorveglianza per le quali si richiede un sollecito confronto, ed alle pressioni contro il disposto del CCNL per l’utilizzo delle residue festività soppresse, di cui è prevista la possibilità di pagamento in caso di mancata fruizione, indicazione quanto meno incoerenti in presenza di una continua crescita del “monte ore” da recuperare.

 

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A conclusione del serrato dibattito il Coordinamento Nazionale, che già nei giorni precedenti aveva sollecitato un incontro con l’Amministratore Delegato, ha quindi deciso di chiedere alla Banca la definizione di un calendario di riunioni ravvicinate che consentano di approfondire tutte le tematiche sul tappeto e pervenire a concrete soluzioni. In particolare:

 

·        in concomitanza dell’imminente verifica dell’andamento degli  esodi, di cui si confermano inderogabili i caratteri di volontarietà e comune applicazione in tutte le strutture, è indispensabile esaminare un Piano generale degli organici, riferito alla situazione attuale e prospettica, sia della Rete che della Direzione Generale, con definizione di modalità di ingresso delle nuove risorse differenziate in funzione delle specifiche esigenze.

·        Nel confrontarci sulle citate criticità delle Aree Territoriali, essendo ormai definito il modello organizzativo, si richiede di completare il previsto percorso contrattuale con l’analisi del progetto della Banca in ordine agli inquadramenti del personale e definizione, per i Quadri Direttivi, dei cosiddetti “ruoli chiave” e di coerenti sentieri di carriera. Su queste materie il sindacato è comunque da tempo al lavoro.

·        In relazione alle continue innovazioni operative è ormai indilazionabile la predisposizione di un nuovo piano generale di formazione, indirizzato non alle sole figure di coordinamento ma a tutto il personale coinvolto nella riorganizzazione, anche al fine di migliorare in serenità e sicurezza il rapporto con la clientela.

·        Considerato l’avvio delle verifiche sulle prestazioni 2002 si chiede un incontro tempestivo sul tema dei sistemi incentivanti, collettivi e individuali, con dati consuntivi (2002) e revisionali (2003). Si sollecita inoltre, nuovamente, l’erogazione dei compensi per “straordinario” ai QD1 e QD2 come previsto dal CCNL.

·        Con l’approssimarsi della stagione estiva è indispensabile verificare rapidamente la situazione del monte ore da recuperare e conoscere gli interventi che l’Azienda intende adottare a salvaguardia del diritto dei lavoratori e della funzionalità della struttura nel periodo delle ferie.

·        Si conferma infine l’esigenza di una verifica in materia di sicurezza delle Agenzie e di videosorveglianza, a tutela dell’incolumità dei colleghi e della clientela e nel rispetto delle previsioni di legge in materia.

·        Pur valutando positivamente l’andamento del confronto per la costituzione di un “Polo Informatico” in BNL attraverso il riallineamento del Sos e di Multiservizi, si ritiene opportuno, anche alla luce di alcune operazione effettuate in Multiservizi che rischiano di influire sugli asset aziendali, un percorso di confronto a monte dei processi e una illustrazione del progetto aziendale.

 

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Il Coordinamento Nazionale, forte delle sue competenze e delle capacità propositive fin qui ampiamente dimostrate nel delicato processo di riposizionamento della Banca, rivendica il suo ruolo istituzionale nel confronto con l’azienda richiedendo una rapida definizione di questioni non più dilazionabili.

 

Tutto il Personale, coinvolto senza eccezioni nell’impegno di riorganizzazione aziendale, esige una decisa azione stabilizzatrice e risposte precise alle tante problematiche di cui si fa carico quotidianamente.

 

 

 

 

Roma 26 marzo 2003

 

 

 

SEGRETERIE NAZIONALI DI COORDINAMENTO

BANCA NAZIONALE DEL LAVORO

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Ca2003-03-27 Intersas1