FABI - FEDERDIRIGENTICREDITO

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

 

            In occasione dell’incontro congiunto tenutosi in data odierna, in Roma, tra la Segreteria Nazionale Fabi e il Comitato Esecutivo della Federdirigenti/Cida, è stato sottoscritto un documento di accordo politico tra Fabi e Federdirigenticredito, due delle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel panorama sindacale dei lavoratori bancari.

 

            Preso atto che il settore del credito sta attraversando un momento particolarmente complesso, Fabi e Federdirigenticredito hanno responsabilmente constatato che non bastano le competenze e la professionalità per rivendicare con successo le istanze utili per i colleghi – in particolare per il raggiungimento dell’obiettivo di valorizzazione ed omogeneità della categoria dei Quadri Direttivi – ma affinché le stesse acquisiscano sempre più consenso e trovino attuazione, hanno ritenuto necessario instaurare un accordo di collaborazione che, tra l’altro, imprima maggior forza alla rispettiva rappresentatività.

 

            Tenuto conto della condivisione dei valori dell’autonomia e del pluralismo e dell’approccio convergente in merito ai vari aspetti inerenti ai problemi generali delle categorie rappresentate, Fabi e Federdirigenticredito, animate da profondo spirito collaborativo, hanno concordato di intraprendere per il futuro percorsi univoci, miranti alla creazione di sinergie che spazino dalla migliore tutela dei colleghi reciprocamente rappresentati all’eventuale concorso nel campo dei servizi, al fine di costruire una rete di rapporti proficui con la capacità di moltiplicare i risultati positivi.

 

            In quest’ottica, Fabi e Federdirigenticredito hanno espresso la volontà di definire strategie comuni per il settore, individuando un livello di coordinamento politico, in sede nazionale e periferica, definendo – nell’ambito delle rispettive autonomie, che si intendono pienamente salvaguardate – un costante raccordo nello svolgimento dell’attività sindacale nonché un patto di non concorrenza, con momenti di puntuale raffronto e verifica.

Un passo, questo, nella convinzione che il futuro del personale bancario  debba essere diverso, inequivocabile, correttamente regolato, con la previsione del giusto riconoscimento, interpretato come fattore imprescindibile alla base di quel procedere stabile e duraturo su cui si fonda il rilancio del settore creditizio.

 

 

 

Roma, 26 marzo 2003