RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI
FABI - FALCRI - FEDERDIRIGENTI -
FIBA/CISL - FISAC/CGIL - UILCA
Banca Intesa - Segreterie di Coordinamento
 
 
Milano, 3 aprile 2003
 
 
Spettabile
Banca Intesa
Direzione Risorse Umane e
Organizzazione
Servizio Relazioni con il
Personale
Ufficio Relazioni Sindacali
 
 
Cortese attenzione: Dottor
Nicolini
 
 
 
 
Con riferimento alla Vostra
lettera del 20 marzo u.s. ed al fine di poter espletare la procedura prevista
contrattualmente in tempi utili,  prima
della fase operativa, Vi significhiamo alcune nostre osservazioni e/o proposte.
 
 - I tre fattori di valutazione: conoscenze,
     comportamenti e risultati devono avere lo stesso peso. L’equivalenza della
     pesatura deve apparire nel processo 
     (scala su 4 livelli per fattore) attraverso la presa visione da
     parte del valutato, non solo della scheda sintetica, ma anche di quella
     analitica.
 
 - L’incorporazione dei valori espressi nel “Piano
     d’Impresa” nei comportamenti richiesti e valutati, appare una forzatura di
     scarsa efficacia (peraltro più indicata per ruoli manageriali), comunque
     tutta orientata a sbilanciare il processo di valutazione principalmente
     sui risultati quantitativi, naturalmente di breve/medio periodo, a scapito
     della crescita di un’autentica cultura improntata all’orientamento alla
     qualità ed alla clientela.
 
 - Il colloquio dove poter svolgersi prima della
     compilazione della scheda sintetica. Naturalmente il giudizio del
     valutatore, in quella fase del processo, si è già sostanzialmente formato,
     ma dal colloquio possono emergere informazioni e chiarimenti utili a
     completare la valutazione. Richiesta di adeguamento anche delle slide del
     Progetto Valore.
 
 - Le informazioni gestionali devono essere rimosse
     dalla scheda di valutazione e rilevate 
     a parte o in altri momenti, per non influenzare la valutazione
     della prestazione con elementi accessori che hanno le apparenti
     caratteristiche di universalità e neutralità, ma che possono
     determinare   discriminazioni
     indirette, per esempio  a
     svantaggio del personale femminile in modo particolare sul tema della
     mobilità. Richiesta di adeguamento della scheda di valutazione ed anche
     delle slide del Progetto Valore
 
 - Tra le informazioni gestionali va indicato, dal
     soggetto e dal valutatore, il percorso formativo da seguire o integrare.
 
 - L’eliminazione, nell’autovalutazione, della
     segnalazione del soggetto in merito alle ulteriori conoscenze oltre a
     quelle sul ruolo ricoperto, in assenza, peraltro, di una scheda di
     valutazione del potenziale, porta a rischi di una valutazione statica
     e“ghettizzante”.
 
 - La presenza di un’autovalutazione e di una
     valutazione ha significato se un soggetto “terzo”, durante il processo,
     analizza gli scarti ai fini di individuare situazioni patologiche e per
     effettuare un’indiretta valutazione del valutatore. Richiesta di insediamento
     di un “assessment center” presso la Direzione Centrale per poter rilevare
     potenziali risorse non adeguatamente impiegate.
 
 - Richiesta di mantenimento della valutazione
     sintetica dell’anno precedente dopo lunghe assenze (malattia, permessi
     sindacali o maternità) oppure per colleghi di recente inserimento in altro
     Servizio/Ufficio.
 
Vi chiediamo pertanto di prendere
attenta nota dei nostri suggerimenti al fine di apportare le necessarie
modifiche all’impianto di valutazione.
 
Rimarchiamo che il confronto che
Vi chiediamo con urgenza è già in parte inficiato da alcune Vostre iniziative
(web Intesa News del 1.4.2003 e articolo apparso su Idee e Persone - marzo
2003) che evidenziano una scarsa volontà di ricercare soluzioni condivise con
le scriventi OOSSLL.
 
Distinti saluti.
 
 
 
 
 
Banca Intesa - Segreterie di Coordinamento
FABI        FALCRI        FEDERDIRIGENTICREDITO    
FIBA/CISL      FISAC/CGIL     UILCA