MOZIONE

 

Il 107° Consiglio Nazionale, sentita la relazione della Segreteria Nazionale, svolta a nome del Comitato Direttivo Centrale,

 

L’APPROVA

(e ne condivide analisi e linee guida)

 

Scenario internazionale

 

Il Consiglio Nazionale manifesta preoccupazione sia per la diminuzione del  prestigio dell’ONU, incapace di risolvere e gestire le controversie internazionali, sia per la mancanza di peso politico di una Europa ancora troppo divisa dai particolarismi.

 

Situazione nazionale

 

Per quanto attiene alle problematiche sociali, il Consiglio Nazionale ritiene necessario che la riforma previdenziale venga affrontata con un progetto politico che consideri complessivamente le problematiche del “Welfare State”. Né appare accettabile che si voglia provvedere a tagli indiscriminati e repentini cambiamenti delle regole, creando peraltro uno stato di insopportabile incertezza fra i lavoratori e le lavoratrici.

Sul piano dell’occupazione è indispensabile fornire risposte esaurienti alle necessità dei giovani e delle donne, garantendo forme di lavoro meno precario.

 

Contratto di lavoro

 

Il Consiglio Nazionale avverte l’esigenza di addivenire, in tempi brevi, alla stesura di un documento contenente le linee guida utili per l’elaborazione della piattaforma rivendicativa contrattuale, presentandolo, subito dopo, al giudizio dei lavoratori e delle lavoratrici nelle assemblee.

Particolare attenzione, fermo restando il mantenimento dei due livelli di contrattazione, occorrerà prestare alle tematiche relative a:

 

rafforzamento della formazione continua

avanzamenti professionali

ruoli chiave

quadri direttivi

banca delle ore

salario incentivante

pari opportunità

 

Per quanto attiene agli elementi legati alla retribuzione non variabile - superato lo stato di crisi del settore grazie ai sacrifici dei lavoratori e delle lavoratrici - le richieste dovranno garantire il valore reale delle retribuzioni ed individuare ulteriori spazi di crescita delle stesse; altresì valorizzando l’incremento della produttività di sistema  dal 1999 ad oggi.

 

Rapporti unitari

 

Il Consiglio Nazionale  riafferma la vocazione unitaria della FABI.

Non è, tuttavia, tollerabile che la FABI  possa subire imposizioni di nessun tipo da parte di alcune OO.SS  tendenti ad influenzare il suo operato.

Non si vede come altre sigle  possano considerare lesiva dei rapporti unitari l’intesa fra FABI e FEDERDIRIGENTI.

Si tratta, in realtà, di un atteggiamento che, in caso di rottura dei rapporti unitari, favorirebbe solo le aziende, in un momento in cui i lavoratori e le lavoratrici hanno bisogno di risposte concrete e tempestive sul piano contrattuale e non di fumose argomentazioni che si vorrebbero politiche, ma che sono, invece, puramente strumentali.

 

FASST

 

Il Consiglio Nazionale esprime soddisfazione per l’adesione di altre due organizzazioni sindacali a FASST,  segno dello sviluppo ulteriore della Federazione, e, altresì, per l’avvicinarsi del pieno riconoscimento da parte delle Istituzioni.

 

Conclusioni

 

Il Consiglio Nazionale condivide le scelte operate dall’Organizzazione di progettare per tempo il proprio futuro; il rinnovamento passa attraverso varie fasi che occorrerà vivere insieme, con dinamismo ed entusiasmo. Professionalità ed ideali si coniugheranno e caratterizzeranno la FABI  verso l’obiettivo di  rispondere sempre meglio alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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