Spett.le
FAPA
Banco Ambrosiano Veneto
Spett.le
Banca Intesa
Direzione Risorse
c.a. Dr. Micheli
Milano, 12 giugno 2003
Ci viene inviata, per conoscenza, da parte di alcuni consiglieri del FAPA, una lettera datata 29 maggio 2003 in cui sinteticamente vengono fatti rilevare due fatti che come OO.SS. reputiamo estremamente gravi:
1) Ormai è prossimo l’esodo del Dott. Dal Santo (1.7.2003) per pensionamento obbligatorio. Egli ricopre il ruolo di unico gestore amministrativo e liquidatorio delle pratiche relative alle numerose uscite dei colleghi a fronte dell’applicazione dell’accordo sugli esodi.Siamo certi che la Presidenza del Fondo si sarà fatto carico del problema individuando soluzioni future che diano tranquillità ai cessati dal 1° marzo 2003 (pratiche non ancora pervenute dalla SAI), nonché tutte le uscite dei mesi successivi.Ricordiamo che come Fonti Istitutive del FAPA, ci corre l’obbligo di vegliare sul buon e regolare funzionamento del FAPA stesso.
2) Messa in mora, da parte dei Revisori del fondo per le fatture non ancore pagate. Anche su tale caso, ricordiamo che come Fonti Istitutive,abbiamo a suo tempo contrattato con l’allora Banco Ambrosiano Veneto, affinché lo stesso si accollasse spese da parte del FAPA fino a 200 milioni delle vecchie lire. Il ritardo di notizie in merito, ci obbliga a denunciare il comportamento negligente sia da parte della Presidenza del FAPA (nessuna convocazione o risposta alla denuncia fatta dai Consiglieri con la loro del 29 maggio 2003), sia di Banca Intesa che continua ad adottare una politica volta alla riduzione di organici, senza con ciò garantire il mantenimento di quanto concordato dall’accordo del 13.4.2001.
Se a stretto giro di posta non verremo convocati a riguardo, sarà nostra doverosa cura informare tutti gli iscritti del FAPA della pericolosa situazione in cui si verranno a trovare nella decisione di uscita per esodi.
Le Segreteria di Coordinamento di Banca Intesa