FABI          FEDERDIRIGENTI        SINFUB

 

CONTINUANDO A TIRARE LA CORDA

LO SCONTRO SARA’ INEVITABILE

 

L’Azienda, non soddisfatta del grande sacrificio fatto dai  lavoratori e dalle lavoratrici a seguito dell’accordo 5 dicembre 2002 che ha permesso di deviare il pericoloso percorso intrapreso dalla società, di cui è responsabile solo chi ha governato la banca, ha assunto ulteriori arroganti iniziative che, non solo mirano al superamento di norme contrattuali nazionali (permessi ex festività e ferie), ma riescono addirittura ad esasperare gli animi dei colleghi già oltremodo sconcertati a causa dalle pesanti situazioni che quotidianamente devono affrontare. Il crescente disagio che provano ogni giorno nei confronti della clientela gravata da condizioni sempre più onerose, prodotti e servizi  non competitivi (obbligazioni superstrike), ne è solo un esempio.

 

La controparte, invece, cercando di approfittare della divisione tra lavoratori  certamente non voluta e non causata da Fabi, Federidirgenti e Sinfub, ha attuato in modo dirompente nuove normative che ledono gli interessi dei dipendenti.

 

CONDIZIONI DI CONTO CORRENTE. A partire dal mese di ottobre l’azienda, UNILATERALMENE,  interromperà la consuetudinaria parità tra tasso debitore e creditore sui conti correnti dei dipendenti, a suo tempo ottenuta grazie ad una difficoltosa trattativa.

 

BANCA DELLE ORE. Le ore accumulate sono un’enormità, nessuno è in grado di poterle gestire e programmare, lo straordinario è fuori da ogni controllo. L’azienda non solo non vuole introdurre una “certificazione delle richieste”, ma rifiuta anche la monetizzazione  di quelle che da anni non sono fruite.

 

PROGETTO “MOVE”. Molte sono le criticità derivanti dalla riorganizzazione delle Direzioni Centrali. In particolare sulla gestione e individuazione delle persone da inviare alla rete, sulla tempistica e  modalità di gestione della formazione, sulla verifica dell’adeguatezza degli organici delle Direzioni e sulla definizione delle funzioni cessate o efficientate.

 

CESSIONE IMMOBILI. Perché l’Azienda non ufficializza l’elenco, le motivazioni ed il presumibile valore di realizzo del piano cessione immobili, comprensivo di Alassio e Follonica?

 

FERIE ED EX FESTIVITA’. L’azienda, con le nuove disposizioni, intende modificare in anticipo e unilateralmente norme del CCNL. Inoltre, il risultato ottenuto sarebbe soltanto un ulteriore appesantimento dell’operatività! Abbiamo avviato verifiche legali in merito di cui daremo esito.

 

INQUADRAMENTI. Nei prossimi giorni riprenderà il confronto su questo argomento, molto sentito e atteso dai lavoratori, partendo dalla proposta aziendale che definire vergognosa è sin troppo elegante. L’Azienda pretenderebbe non solo di soffocare le giuste aspettative professionali dei propri dipendenti ma anche di restringere a un esiguo numero di figure professionali la definizione dei relativi percorsi.

 

E’ grazie alla serietà professionale dei lavoratori che un buon numero di clienti è stato mantenuto, ma quando si vuole spremere troppo è inevitabile che alle provocazioni si debba rispondere con la massima fermezza.

 

La fantasia non ci manca per promuovere e attuare iniziative che fanno della “visibilità” un’arma poco costosa per i lavoratori e molto efficace di “pubblicità aziendale”!

 

Milano, 19 giugno 2003