FABI FEDERDIRIGENTI SINFUB
CONTINUANDO A TIRARE LA CORDA
LO SCONTRO SARA’ INEVITABILE
L’Azienda, non soddisfatta del grande sacrificio fatto dai lavoratori e dalle lavoratrici a seguito dell’accordo 5 dicembre 2002 che ha permesso di deviare il pericoloso percorso intrapreso dalla società, di cui è responsabile solo chi ha governato la banca, ha assunto ulteriori arroganti iniziative che, non solo mirano al superamento di norme contrattuali nazionali (permessi ex festività e ferie), ma riescono addirittura ad esasperare gli animi dei colleghi già oltremodo sconcertati a causa dalle pesanti situazioni che quotidianamente devono affrontare. Il crescente disagio che provano ogni giorno nei confronti della clientela gravata da condizioni sempre più onerose, prodotti e servizi non competitivi (obbligazioni superstrike), ne è solo un esempio.
La controparte, invece, cercando di approfittare della divisione tra lavoratori certamente non voluta e non causata da Fabi, Federidirgenti e Sinfub, ha attuato in modo dirompente nuove normative che ledono gli interessi dei dipendenti.
PROGETTO “MOVE”. Molte sono le criticità derivanti dalla riorganizzazione delle Direzioni Centrali. In particolare sulla gestione e individuazione delle persone da inviare alla rete, sulla tempistica e modalità di gestione della formazione, sulla verifica dell’adeguatezza degli organici delle Direzioni e sulla definizione delle funzioni cessate o efficientate.
E’ grazie alla serietà professionale dei lavoratori che un buon numero di clienti è stato mantenuto, ma quando si vuole spremere troppo è inevitabile che alle provocazioni si debba rispondere con la massima fermezza.
La
fantasia non ci manca per promuovere e attuare iniziative che fanno della
“visibilità” un’arma poco costosa per i lavoratori e molto efficace di
“pubblicità aziendale”!
Milano, 19 giugno 2003