A TUTTI I COLLEGHI

L’ASSEMBLEA HA RESPINTO L’ACCORDO SULL’ATTIVAZIONE DELLA L. 223/91

 

L’assemblea dei colleghi di Nextra Investment Management SGR, riunitasi in data odierna, ha espresso parere contrario alla sottoscrizione dell’Accordo del 26/06/2003, in quanto lo ritiene lesivo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Azienda stessa e delle altre Società del Gruppo, per i seguenti motivi:

 

 

1.     la mancanza di chiarezza circa l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi di riduzione di organico previsti in premessa e, quindi, la possibilità di una riapertura di una procedura analoga nell’arco della durata del Piano Industriale (2003 – 2005). L’accordo si apre, infatti, con la dichiarazione di una necessità di riduzione di 50 unità e si conclude con 15 uscite tramite l’attivazione del Fondo Esuberi ed un numero non precisato di personale ricollocato in Banca Intesa

2.     il mancato rispetto dell’Accordo del 13/4/2001 (tuttora vigente) circa la norme di passaggio da una Società all’altra all’interno del Gruppo. La dimissione con contestuale assunzione (anziché la cessione di contratto, senza soluzione di continuità) penalizza eccessivamente il collega trasferito, ponendolo sullo stesso piano del personale neo-assunto e non garantendo gli elementi di “dinamica salariale”

3.     la discriminazione del personale “esodato” di Nextra rispetto a quello delle altre Società del Gruppo Intesa che hanno già attivato il Fondo Esuberi: la mancata corresponsione della “dinamica salariale” relativa alla contribuzione a carico dell’Azienda sulla Cassa Sanitaria,  pone i nostri colleghi licenziati come gli unici che non hanno lo stesso trattamento tempo per tempo previsto per il personale in servizio.

 

 

01.07.2003

 

        

                                                        F.A.B.I.

          RSA NEXTRA SGR - SEGRETERIA COORDINAMENTO GRUPPO INTESA