FABI       FEDERDIRIGENTI

 

 

UNICREDIT PRIVATE BANKING

 

 

 

Incontro con l’Amministratore Delegato

 

In data 11/7/03 si è tenuto un incontro tra le scriventi             OO.SS. e i vertici di Unicredit Private Banking, l’A.D. Sig. Moneta, il D.G. Sig. Bolgiani, e i Sigg. Berardi e Rasino della Direzione Personale e Organizzazione.

L’incontro, da noi richiesto, oltre che un’occasione di presentazione e di conoscenza reciproca, aveva l’intento di costituire una prima verifica sul semestre trascorso e soprattutto di conoscere gli obiettivi e i programmi futuri della Banca con particolare attenzione verso i livelli occupazionali.

Il Sig. Moneta, in apertura, ha presentato Unicredit Private Banking che si posiziona già come prima banca del Paese e che, grazie alle riforme nel processo di segmentazione e organizzazione già effettuate, si trova in una posizione di vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. La rete è attualmente composta da 115 Filiali + 42 Filiali distaccate + 3 strutture Grandi Clienti (Milano, Torino e Roma). Il mercato di riferimento ha un bacino potenziale di 420.000 famiglie di cui il 2% è già ns/cliente. E’ proprio verso il nucleo familiare che viene rivolta maggiormente l’attenzione, più che al cliente inteso come singolo, poiché la famiglia dovrà diventare l’interlocutore privilegiato al fine di sviluppare una relazione che duri nel tempo. La Banca dovrà essere in grado di gestire l’intero patrimonio del cliente fornendo anche consulenze di tipo fiscale, legale, successorio, ecc.

A questo proposito, maggiore attenzione dovrà essere rivolta verso le Società controllate quali UPAM, Cordusio Fiduciaria, Unicredit Consulting e altre al fine di attingere e valorizzare competenze professionali in parte già esistenti.

Relativamente al primo semestre, del quale conosceremo i dati nel mese di ottobre, l’A.D. non ha voluto fornire anticipazioni ma ha sottolineato che la produttività e la qualità della vendita sono soddisfacenti e in crescita. Quest’ultimo parametro è stato rilevato attraverso un questionario rivolto alla clientela.

Per quanto riguarda le voci che ogni tanto affiorano circa l’eventuale cessione della Banca

Il Sig. Moneta ha voluto ribadire che sono prive di fondamento così come l’eventuale fusione con Banca Xelion (che gestisce Clienti Affluent) e che gli obiettivi della Banca,  come anticipato dal piano triennale, sono di incrementare la quota di mercato  e di valorizzare il patrimonio umano e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

Come OO.SS. abbiamo in primo luogo apprezzato la disponibilità dei vertici dell’Azienda al confronto e al dialogo. Ciò costituisce senza dubbio la condizione

fondamentale di qualsivoglia relazione sindacale che speriamo sia sempre caratterizzata da trasparenza,  comunicazione e  confronto.

Per quanto riguarda l’organico, pur sottolineando positivamente il mantenimento dei livelli occupazionali, abbiamo fatto presente che  le carenze di tipo organizzativo ed il sottodimensionamento di certe figure professionali sono tutt’ora fonte di ritmi e carichi di lavoro eccessivi.

 

Al riguardo l’A.D. ritiene che attraverso il miglioramento dell’automazione, dell’organizzazione e delle professionalità, in particolar modo degli staff-assistant,  si darà modo ai gestori di focalizzarsi sull’attività di relazione e di sviluppo clienti. L’Azienda è assolutamente consapevole che esistono ancora aree che devono essere migliorate. Oltretutto deve ancora completarsi il piano di potenziamento degli organici attraverso le nuove assunzioni.

All’ 11/7 gli organici ammontavano a 1.084 risorse (998 al 1/1/2003).

Da qui a fine anno, a completamento del piano,  si prevedono ancora 20 assunzioni circa, che andranno a coprire alcune posizioni di direzione generale, di gestori e staff-assistant. Non si esclude che tali dati occupazionali possano aumentare dopo una verifica a settembre.

Per quanto riguarda la formazione, in autunno, partirà un piano formativo di assoluta eccellenza.

 

Abbiamo richiesto che anche per le lavoratrici e i lavoratori della direzione generale venga riconosciuto l’impegno e valorizzato l’apporto professionale attraverso l’individuazione di percorsi di carriera e partecipazione al sistema incentivante.

 

A tale proposito l’A.D. si è detto consapevole dell’apporto fornito dalla direzione generale  che consente al front-office di svolgere al meglio l’attività commerciale. Facendo tutti parte della stessa squadra ,”chi gioca in difesa svolge un ruolo importante quanto chi gioca in attacco”. In un futuro di crescita vi sarà sicuramente disponibilità e attenzione da parte dell’Azienda anche per le lavoratrici e i lavoratori di direzione generale che non devono sentirsi penalizzati.

 

E’ ovvio che avremo modo di verificare presto la coerenza di tali intenti con la loro concreta realizzazione. L’occasione sarà rappresentata dal rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale che scadrà a dicembre di quest’anno.

 

Chiara deve essere poi la consapevolezza che i risultati raggiunti fino ad oggi dall’Azienda sono stati possibili grazie all’apporto decisivo del Personale che in questi mesi ha sopportato innumerevoli disagi e difficoltà. Gli obiettivi di crescita dovranno quindi essere coerenti con un miglioramento delle condizioni di lavoro.

 

 

 

 

 

 Torino, 14 luglio 2003

 

 

 

                                                            FABI / Federdirigenti

                                      Segreterie Organo di Coordinamento