del SANPAOLO BANCO DI NAPOLI S.p.A.
Dott.Bruno Picca
Egregio Dottore,
nel mentre Le
esprimiamo, anche in nome del Personale che rappresentiamo, i migliori auguri
di ogni successo nell'alta responsabilità assegnatale, desideriamo richiamare
la Sua sensibilità sulla delicatissima fase che tutti insieme, Management,
dipendenti e Sindacato, ci apprestiamo a vivere e condividere.
La nascita
del Sanpaolo Banco di Napoli S.p.A. è certamente un’operazione complessa ed
allo stesso momento una sfida difficile: la nuova Banca, infatti, muove i primi
passi in un clima di forte difficoltà operativa, determinato dagli strascichi
della recente integrazione dei sistemi informativi e dalla caduta di fiducia
delle risorse in una prospettiva di valorizzazione.
Non si può
ignorare il diffuso scontento che sta montando tra i lavoratori ed è necessario
ripristinare in Azienda un generale clima di consenso, che va costruito sui
fatti e sui comportamenti, che in maniera obbligata devono rispondere a criteri
oggettivamente riscontrabili e trasparenti.
Non le sarà certamente
sfuggito che nel passato abbiamo dovuto spesso sottolineare in negativo atti la
cui lettura appariva di discriminazione preconcetta delle professionalità già
Banco di Napoli, nonostante il nostro interesse e quello collettivo
sull’opportunità di un’operazione di scambio professionale.
Noi, come
Parti Sociali, negli accordi di fusione, ci siamo coerentemente attivati per
costruire, innanzi tutto, ogni utile strumento di difesa dell’occupazione e di
tutela delle professionalità, ed abbiamo agito con la convinta determinazione
di perseguire, con rapidità, la perfetta integrazione dei dipendenti delle due
aziende di provenienza.
Ci
aspettiamo, dunque, e con noi il personale, un processo di valutazione della
meritocrazia equilibrato ed equidistante, necessario alla promozione di un
unico corpo aziendale, con un messaggio chiaro che non deve alterare i
contenuti dei canoni di correttezza e buona fede.
Ci viene,
invece, segnalata in generale, ma sopratutto nell’Area Campania, una vistosa e
non equilibrata operazione di osmosi delle risorse di Rete, soprattutto nelle
posizioni organizzative ricoperte dalle alte professionalità, che sta
discriminando le risorse umane già Banco.
C'é
l’aggravante di un ingiustificato demansionamento, foriero di demotivazione e
liti giudiziarie, che investe anche gli addetti agli uffici di SPIMI su Napoli,
che respingiamo e contrasteremo in tutte le sedi.
Anche in tema
di avanzamenti e sulla complessiva materia delle uscite dall’Ex Direzione
Generale raccogliamo segnali d'inquietudine tra gli addetti.
Quanto alle
promozioni in corso, sarebbe intollerabile e sbagliato marcare elementi di
divisione del personale secondo la provenienza, come sbagliato ed improduttivo
sarebbe perseverare sull’utilizzo in Rete delle risorse ex Direzione Generale
con maggiore età e, quindi, attingendo in un bacino fisiologicamente poco
propenso al cambiamento.
E' su questi
presupposti che si vuol dare impulso ad una banca che ha nella Rete la sua
ragione d'essere?
E quali reali prospettive si offrono ai più
giovani e motivati?
In questa
delicata fase di avvio della nuova Banca, ogni errore di valutazione sulla
politica delle risorse mina seriamente la riuscita del progetto che Ella è
stato chiamato a condurre a buon fine.
Su questi
argomenti, pertanto, nonché sul progetto di sviluppo assegnatole, temi che
hanno peso sulla prospettiva della nuova Banca, desideriamo incontrarla con
urgenza, per avviare un confronto politico di merito e di metodo, che serva a
diradare il clima di malessere che le abbiamo evidenziato.
Concludiamo
con l’auspicio di un reciproco affidamento sull'interesse all'ordinato
svolgimento dei processi in corso, e di relazioni industriali adeguate ai
livelli di criticità esistenti.
Nell’attesa,
porgiamo i nostri più distinti saluti.
Napoli 15
luglio 2003
Le
Segreterie