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“Scarsa correttezza delle banche verso la clientela”
Le vicende della
collocazione delle obbligazioni Cirio
evidenziano in modo preoccupante, con profili e modalità diverse, il mancato
rispetto, da parte di determinati operatori bancari, delle regole previste
dalla disciplina vigente, in particolare a tutela della trasparenza e dei
risparmiatori.
“In questa vicenda -
ha dichiarato Gianfranco Amato, Segretario Generale Aggiunto della F.A.B.I., la
Federazione Autonoma dei Bancari Italiani -
non hanno funzionato i controlli sulla sana e prudente gestione delle
banche, che canonicamente include il dovere di correttezza fiduciaria nei
confronti della clientela”.
“Le banche - ha
continuato Amato - hanno mancato quanto meno ai doveri di deontologia e di
etica professionale e, per la gravità e l’estensione dei fatti in questione,
sembrano opportuni, oltre all’intervento della Banca d’Italia quale autorità di vigilanza, sia interventi
specifici sia misure di carattere generale in merito al funzionamento del
sistema bancario, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
“La FABI – ha concluso
Gianfranco Amato - che da sempre si
batte per una maggiore correttezza nei rapporti fra banche e clientela,
richiama l’attenzione della classe politica sulla necessità di dare maggiori
sicurezze agli investitori, che sono in gran parte piccoli risparmiatori.
Certo, è un fatto che la necessità di prudenza e di correttezza fiduciaria nei
confronti della clientela collide con l’affievolimento dei presidi sulla
veridicità dei bilanci aziendali che il Governo ha voluto introdurre nella
riforma del diritto societario”.
Roma, li 18 luglio
2003
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