FABI       FEDERDIRIGENTICREDITO        SINFUB

 

COMUNICATO

 

Il 26 settembre scorso si è tenuto un incontro con la delegazione ABI guidata dal Presidente Sella il quale ha preannunciato l’invio di una comunicazione alle Aziende associate allo scopo di rammentare che, salvo i casi in cui sia diversamente previsto dai Contratti Integrativi Aziendali per i quali si dovrà prevedere disdette esplicite, i medesimi scadranno il 31 dicembre 2003 come disposto dal CCNL 11/7/99 per i quadri direttivi e le aree professionali. Ciò, ovviamente, esclude il tacito rinnovo degli stessi.

 

         Tutto ciò non coinvolge accordi aziendali o di gruppo di altra natura (es. fusioni, ristrutturazioni e/o riorganizzazioni).

 

         Si intendono impregiudicate le linee che verranno adottate ai fini della stipula del nuovo contratto nazionale e  ferma l’applicazione di fatto dei medesimi fino al relativo rinnovo.

 

         Il dott. Sella ha quindi affrontato l’argomento delle trattative sulle agibilità sindacali e sul rinnovo delle convenzioni delle rsa.

 

         L’Abi ha ribadito la necessità di procedere alla riduzione degli oneri a livello di settore.

 

         In proposito ha ipotizzato una riduzione di circa il 10% degli oneri prevedendo di applicare la convenzione ex Assicredito per tutto il settore e indicando una disponibilità alla realizzazione di assemblee nelle unità produttive minori tra i 5 e i 7 addetti.

 

Ha quindi ribadito la volontà di evitare concentrazioni di permessi e di dirigenti sindacali e la necessità di approntare un sistema di gestione delle libertà sindacali non più di tipo cartaceo, utilizzando un programma che consenta la gestione informatica di flussi di informazione tra l’associazione e le Segreteria Nazionali e tra le Banche e le strutture periferiche del sindacato.

 

         È stata rappresentata la disponibilità di riconoscere in convenzione la Delegazione di Gruppo ipotizzando numeri e possibili franchigie di utilizzo delle libertà sindacali.

 

         Fabi, Federdirigenti e Sinfub hanno evidenziato la necessità di non sovrapporre la trattativa sulle libertà sindacali, che ritengono non più procrastinabile, a quella del rinnovo del CCNL.

 

         Circa le ipotesi emerse si è sottolineato come la pari dignità tra le OO.SS. debba essere riconosciuta ma che contemporaneamente si debba dare il giusto peso alla rappresentatività delle organizzazioni.

 

         Si è quindi sottolineato la necessità di ridimensionare la richiesta del 10% di riduzione sapendo quanto sia aumentato l’impegno delle OO.SS. nelle Aziende e nei Gruppi negli ultimi anni.

 

         Le franchigie proposte nelle aziende e nei gruppi per i dirigenti sindacali sono inadeguate sia nel numero che nelle quantità complessive poiché ancora una volta non si tiene conto della diversa rappresentatività delle OO.SS. Analogamente si è sottolineato come non si consideri adeguatamente la rappresentatività al di sopra dei 40 mila iscritti.

Si è evidenziata, inoltre, l’opportunità di riesaminare il concetto di Unità Produttiva anche con riferimento al numero minimo dei dipendenti per la costituzione delle rsa, alla luce della nuova organizzazione delle aziende.

 

         In ultimo è stata posta all’attenzione dell’Associazione datoriale la mancata applicazione – da parte dell’INPS – del meccanismo della così detta “no tax area” in sede di calcolo dell’assegno di sostegno al reddito per il lavoratori inseriti nel fondo di solidarietà, che in base agli accordi sottoscritti dovrebbe garantire una cifra netta corrispondente alla pensione netta.

 

         Di conseguenza, dal 1° gennaio 2003 - data di entrata in vigore del primo modulo di riforma dell’IRPEF - l’assegno netto è stato diminuito, penalizzando tutte le fasce dei lavoratori, ma soprattutto quelle di reddito medio/basse, per le quali la riduzione risulta piuttosto significativa.

 

         Queste OO.SS. sono intervenute a partire dal mese di giugno nei confronti dell’INPS perché proceda alla correzione degli assegni.

        

L’Abi si è impegnata ad effettuare i necessari approfondimenti tecnici per poter a sua volta esprimere un parere di merito che l’INPS sollecita venga svolto d’intesa tra le parti stipulanti l’accordo sul fondo di solidarietà.

 

         È previsto a breve un ulteriore incontro riguardante il tema delle agibilità sindacali.

 

         Cordiali saluti.

 

 

 

                                                                        LE  SEGRETERIE NAZIONALI

                                                            Fabi – Federdirigenticredito – Sinfub

 

 

 

Roma, 29 settembre 2003

 

 

 

 

 

 

SAB061003ABI