SEGRETERIE DI COORDINAMENTO BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
DIRCREDITO FABI SINFUB
n. 8/2003
L’ormai
imminente presentazione delle modifiche al piano industriale BNL ha risvegliato
le rappresentanze sindacali aziendali FIBA/FISAC/UILCA che, non risparmiandosi
un’ultima lacrima sulle “obbligate dimissioni di Davide Croff”, hanno emesso un
comunicato strumentalmente provocatorio dal titolo “Giù le mani dalla BNL”.
Le preoccupazioni espresse per il “mantenimento del modello delle
relazioni sindacali operante in azienda”, i cui benefici sono sotto gli occhi
di tutti (!), hanno portato a confezionare un documento che appare in realtà
una semplice sintesi di quanto da tempo da noi sostenuto.
Ciò che
sconcerta è non tanto il repentino mutare di atteggiamento degli estensori,
quanto la reazione dei Vertici Aziendali: il Presidente e il Direttore Generale
si sono immediatamente premurati di convocare una riunione di chiarimento, che
deve essere stata di completa soddisfazione, considerato che in un successivo
comunicato, dal titolo “Uniamo non separiamo” (mai titolo fu più improprio) le stesse sigle sindacali dichiarano
che “l’incontro ha ristabilito un corretto metodo di confronto”.
Che cosa
si saranno detti di tanto rilevante, a parte le scontate dichiarazioni
presidenziali diligentemente riportate? Nulla è stato scritto! Forse ciò che veramente interessava FIBA,
FISAC e UILCA, sottovalutando però la forza delle altre Rappresentanze
sindacali, era negoziare con l’Azienda per riproporsi come interlocutore privilegiato
e ottenere quindi contropartite per gli ulteriori sacrifici che verranno
imposti alle lavoratrici ed ai lavoratori della BNL (cosa accadrà degli
esodi BNL? Dobbiamo attenderci l’applicazione del Fondo ABI?).
E’ singolare, quanto meno bizzarro, che un metodo di confronto “corretto” passi,
secondo un pensiero volutamente distorto, per
un tentativo (che non riuscirà!) di emarginazione delle legittime
rappresentanze di circa la metà delle lavoratrici e dei lavoratori BNL.
Quanto
accade in BNL è della massima gravità ma non ci meraviglia; non a caso le tre Confederazioni (d’intesa
con FALCRI) hanno speciosamente rotto il tavolo unitario proprio alla vigilia
di un importante rinnovo contrattuale che dovrebbe portare, finalmente, al
pieno recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni ed alla correzione
delle criticità emerse negli ultimi anni nell’applicazione del precedente CCNL
del 1999. Non a caso i colleghi, intervenuti massicciamente alle assemblee
delle ultime settimane, hanno manifestato all’unanimità la loro approvazione
delle linee guida per il rinnovo del CCNL predisposte da Dircredito, Fabi e
Sinfub.
ABI punta
ad ottenere accordi privi di contenuto che consentano alle Banche di proseguire
per un quadriennio il piano di “smobilizzo” del Sistema del Credito. Chi agevola il gioco al ribasso deve essere
denunciato!
Consapevoli
dell’importanza dell’Unità Sindacale, è con estremo disagio che formuliamo le
nostre critiche, ma essere responsabili significa anche assumersi l’onere di
smascherare coloro che, dietro vuote dichiarazioni di facciata, conducono di
fatto un gioco di semplice potere, cercando di perpetuare legami “ad excludendum” che non possono non prevedere contropartite.
Circa
il futuro della Banca, non possiamo da ultimo esimerci dall’esprimere la nostra
più viva preoccupazione per le recenti notizie di stampa in merito all’ipotesi
di una prossima cessione di un importante “asset”, rappresentato dalla rete
esterna di BNL Investimenti. Ove si considerino le masse di risparmio ad essa
collegate, sussistono infatti concrete possibilità che queste siano
reindirizzate verso altri Istituti, ridimensionando ulteriormente la quota di
mercato di BNL, con prevedibili, pesanti ricadute sul personale tutto.
L’incontro
per la presentazione del piano industriale, già concordato prima dell’estate,
costituirà anche un momento di verifica della concretezza delle relazioni tra
la Banca e le nostre Organizzazioni Sindacali.
Attendiamo
di riscontrare, nei fatti, un atteggiamento sostanzialmente corretto dei
Vertici Aziendali, ai quali assicuriamo fin d’ora, in ogni caso, il
mantenimento della massima attenzione alle vicende del Gruppo, che saranno
oggetto, in tutti i loro aspetti, di ulteriori, approfondite analisi e di
Assemblee che ci accingiamo a convocare su tutto il territorio nazionale.
SEGRETERIE O.D.C. BANCA
NAZIONALE DEL LAVORO