DIRCREDITO FABI SINFUB
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
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AREE – AGENZIE:
I LAVORATORI CHIEDONO CHIAREZZA
Fin dall’avvio del nuovo modello divisionale, la cui
formalizzazione in Rete ha portato alla creazione delle Aree Territoriali in
sostituzione del precedente assetto organizzativo incentrato sulle Filiali, le
scriventi OO.SS. hanno evidenziato ambiti di criticità che, in mancanza di
concreti interventi organizzativi e formativi avrebbero creato una perdita di efficienza
ed efficacia nella sostenibilità dell’attività produttiva, al di là dei risultati commerciali di breve termine.
Dopo due anni dall’avvio delle nuove
strutture le situazioni di disagio, puntualmente segnalate al management
aziendale, hanno assunto dimensioni sempre più rilevanti, alcune in forma
generalizzata sul territorio, altre collegate a particolari aree geografiche.
Assume particolare rilievo l’Area Campania, dove si
sono tenute assemblee dedicate a specifiche denunce del disagio della Rete, con
il coinvolgimento in particolare della maggioranza dei Responsabili di Agenzia
e di numerosi Responsabili di Servizi di Sportello. Da queste assemblee e dai
segnali che quotidianamente pervengono dalle nostre strutture sindacali sul
territorio emerge che la centralità dell’Agenzia nella
struttura produttiva di rete della BNL viene oggi seriamente minacciata dal
crescente stato di disagio ed insoddisfazione delle figure professionali
coinvolte sia nella funzione produttiva
che nella relazione banca-cliente.
In
particolare:
-
non
risultano ancora definiti con chiarezza ruoli commerciali, coordinati dal
Responsabile di Agenzia (RAG) e ruoli operativi, coordinati dal Responsabile
dei Servizi di Sportello (RSS);
-
i
ruoli di coordinamento del mercato retail non hanno competenza gerarchica in
relazione alle criticità sempre presenti nell’operatività quotidiana (sistema
informatico inadeguato, carenza di personale, disfunzioni procedurali causate
dal roll-out dei sistemi), che costituiscono una delle principali fonti di
inefficienza per chi ne deve ammortizzare l’impatto nei confronti della
Clientela.
-
Il
raggiungimento di specifici obiettivi commerciali, fin qui ottenuto con il
sacrificio ed il senso di responsabilità delle risorse addette, non valorizza
appieno l’attività di chi concretamente favorisce il conseguimento dei
risultati sul territorio, anche per il concorso di complessi regolamenti
incentivanti, continuamente modificati, le cui risultanze non sono verificabili
dagli interessati.
Ne consegue l’esigenza di
individuare nuovi, più chiari criteri per la completa partecipazione degli
addetti alle Agenzie ad un trasparente meccanismo incentivante;
-
nella
gestione della clientela retail affidata, resa oggi ancora più complessa dalla
nota attribuzione di ogni decisione agli UCR, preoccupa la mancanza
di un omogeneo comportamento – sulle singole Aree – circa il
coordinamento per l’individuazione dei
contenuti e delle priorità necessari al
fine di ottenere un corretto sviluppo commerciale ed un corretto presidio del
rischio. Troppo spesso la pressione
commerciale in occasione di campagne sui prodotti di impiego (mutui a
individuals, prestiti personali e monetica)
si pone in antitesi al presidio del rischio;
-
l’ormai
diffusa carenza di personale, che rende impossibile la sostituzione degli
assenti a qualunque titolo soprattutto nelle Agenzie di piccole e medie
dimensioni, impedisce di fatto agli RSS il c.d. “salto del bancone” e li costringe all’ineludibile lavoro di
back-office, pur in presenza dei compiti più propriamente di qualità del
servizio – e quindi commerciali – previsti dal nuovo modello organizzativo e
realizzati il più delle volte senza la necessaria formazione e senza
l’assegnazione formale delle deleghe connesse con il ruolo ricoperto;
In
relazione a quanto sopra, rilevando lo stato
di disagio grave e conseguentemente dannoso alla tenuta delle relazioni interne e con la clientela,
Dircredito Fabi e Sinfub, nel riconoscere il senso di responsabilità
quotidianamente manifestato, nei fatti, da tutti i lavoratori, richiama
l’Azienda ad una urgente riflessione
sulle iniziative da adottare finalizzate alla rivisitazione della funzionalità
del modello (attuato nell’ottica di un miglior ritorno economico) e attribuendo
al contempo alle professionalità impiegate un giusto riconoscimento.
L’avvio di un confronto finalmente
costruttivo su nuovi sistemi incentivanti chiari, trasparenti e di rapida e
cadenzata erogazione, costituirà il banco di prova di una nuova stagione
negoziale.
Roma, 15.01.04
BANCA
NAZIONALE DEL LAVORO
DIRCREDITO FABI
SINFUB