MIME-Version: 1.0 Content-Location: file:///C:/20C7922F/2005_05_20_1_abi_fideuram_rsamilano.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii" FABI NEWS 20/05/2004

FABI NEWS 20/05/2004

 

 

Premesso che per VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI si intendono qui le prestazioni lavo= rative e non certo le prestazioni di altra natura o genere, l’incontro avven= uto in data odierna fra le OO.SS. e l’Azienda &eg= rave; stato proficuo sotto molti punti di vista.

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Intanto, abbiamo appurato che, nel = 2003 il 19% della popolazione abitante il pianeta Ban= ca Fideuram è stato classificato sotto la voce “specie protetta d= el GENIO” e che, sempre nello stesso anno la “sottospecie del LAVA= TIVO” si è naturalmente estinta (anzi, per dirla tutta e sempre stando ai grafici aziendali, tale specie non è mai stata neppure censita!).

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Poi, abbiamo potuto sgomberare il c= ampo da alcune leggende metropolitane del tipo:

 

“le valutazioni sono oggettive”

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SBAGLIATO, perché l’oggettività reale presuppone la misurabilità del dato= e quindi nella fattispecie una valutazione che si dichiarasse oggettiva, presupporrebbe una prestazione misurabile, cioè<= /span> il lavoro a cottimo. Ma noi sappiamo bene che ta= le lavoro non è contemplato fra quelli legalmente riconosciuti dal Codi= ce Civile. Conclusione: le valutazioni non sono oggettive!

 

“le valutazioni sono democratiche”

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cio&egra= ve;, coinvo= lgono l’intera popolazione dei “capi” e dei “sottoposti”. SBAGLIATO, perché ad e= ssere valutata è solo l’ampia base della piramide aziendale e non il= suo vertice, rappresentato da circa 90 valutanti. Sì, è ve= ro che a margine della scheda di valutazione, seminascosto dalle ditate d’inchiostro, c’è uno spazio ad hoc dove l’impaurito valutato di turno può/deve annotare le proprie osservazioni. Ma accanto a coloro che, pochi eletti, si sentono capiti e stimati (nonché giustamente premiati) e c= he in tutta libertà possono esprimere il loro pensiero, ci sono anche colo= ro i quali soffrono il “blocco fantozziano”,  sono in preda all’ansia da prestazione,  rivivono la “sindrome da esame”, o semplicemente si sentono in difficoltà e non riescono a comunicare al meglio con il loro superio= re. Conclusione: le valutazioni non sono democratiche!

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Sulla scia di tutte queste osservaz= ioni, abbiamo però avuto una grande idea: provv= ederemo noi a valutare le prestazioni dei nostri capi. Beninteso, non ci permettere= mo mai di entrare nel merito della loro riconosciuta professionalità, m= a ci prenderemo la libertà di monitorare la lo= ro personale capacità di gestire le risorse umane ad essi affidate.

 

 

 

RSA FABI BANCA FIDEURAM MILAN= O

Cristina Fossati