Federazione Autonoma Bancari Italiani 

Esecutivo Nazionale Esattoriali

 

 

Ai Dirigenti Sindacali Esattoriali

FABI

 

LORO SEDI

 

 

 

COMUNICATO ALLE STRUTTURE FABI

 

Nelle giornate del 23 e 24 settembre si è tenuta l’Assemblea Nazionale Esattoriali della Fabi cui hanno partecipato il  Segretario Nazionale che segue il settore Gianfranco Amato, il Coordinatore Nazionale Pierluigi Pratola, il Collega Bruno Pastorelli – Dirigente Nazionale, il Prof. Francesco Sesti  - ex Presidente del Fondo di Solidarietà Esattoriale  ed  un folto numero  dirigenti sindacali FABI.

 

Il collega Pierluigi Pratola ha aperto i lavori dando il benvenuto a tutti i dirigenti provenienti da ogni parte d’Italia. Dopo una sintetica rappresentazione della situazione in cui versa il settore, dalla mancata presentazione del nuovo Piano Industriale, allo stallo nelle relazioni con la controparte fino all’analisi dei rapporti unitari, è intervenuto il collega Bruno Pastorelli, Dirigente Nazionale redattore della Rassegna Stampa Fabi, e per tanti anni, Coordinatore del settore della Riscossione. Il collega Pastorelli  nel suo intervento ha colto l’occasione per rimarcare l’importanza della consultazione del sito web della FABI e dell’informativa via internet soprattutto in un settore, quello della Riscossione,  in cui i cambiamenti sono veloci e richiedono un aggiornamento costante.

 

Il Segretario Nazionale, Gianfranco Amato è quindi intervenuto con una puntuale relazione sul comparto esattoriale, ricordando la radicale trasformazione che ha interessato il settore ed evidenziando le difficoltà che,  nel tempo, sono intervenute; difficoltà spesso indotte dalla mancanza di un interlocutore unico, disposto al dialogo ma anche concreto. Questa assenza ha prodotto relazioni industriali non chiare e prive di sintesi ad ogni livello:  con la Capogruppo ma anche  con le diverse Società del Gruppo.

 

Nel merito del provvedimento anticrisi,  d.lgs. n. 78 del 1° luglio 2009, sull’applicabilità dell’art. 19, per la ”parificazione” alla Pubblica Amministrazione di Equitalia Spa e di tutte le Società partecipate, è intervenuto con la sua preziosa conoscenza giuridica il Prof. Sesti, docente universitario di diritto del lavoro e consulente del Governo.

  

Il  Prof.  Sesti  ha   illustrato  le  motivazioni  generali  della  norma  che  sono   da ricercare  nell’assoggettamento   al  “Patto di Stabilità”.    Tale  decreto  infatti,  ha  spiegato il Prof. Sesti, è finalizzato ad ancorare a parametri certi  e prevedibili, gli oneri economici imputabili al bilancio dello Stato. Nella sua formulazione originaria, che citava le società pubbliche, il Decreto Anticrisi non lasciava dubbi sull’applicabilità anche ad Equitalia vista la  proprietà azionaria (Inps ed Agenzia delle Entrate).

 

La Segreteria Nazionale della Fabi si è subito mobilitata ai massimi livelli   intervenendo durante i lavori parlamentari di conversione del decreto in legge affinché la norma fosse emendata nella direzione dell’esclusione anche di Equitalia e delle società partecipate.    

 

L’inserimento di fianco a “società pubbliche” della parola “LOCALI” ha circoscritto l’ambito di applicazione annullando il rischio di “pubblicizzazione”del rapporto di lavoro. Il Prof. Sesti ha tuttavia sottolineato l’esistenza di rischi interpretativi insiti nella relazione accompagnatoria dell’art.19 che non è stata invece aggiornata al nuovo testo.

 

Durante il dibattito è intervenuto il collega  Pierluigi Pratola concorde con il Prof. Sesti nell’affermare che rimane comunque il rischio futuro, sia per la possibile evoluzione della normativa dettata da esigenze del bilancio statale sia per i possibili tentativi aziendali di sfruttare comunque l’identità proprietaria per sferrare un nuovo  attacco in fase di rinnovo del Contratto Collettivo di Settore.

 

Pratola ha poi  aggiornato l’Assemblea  - in tempo reale  - rispetto all’iter della  denuncia ex art. 28 per la violazione del CCNL da parte di Equitalia in tema di appalti ed esternalizzazioni.

 

La Fabi con le altre OO.SS., ha intrapreso un’azione legale per rivendicare la corretta applicazione delle norme del contratto ed il rispetto del ruolo sindacale di rappresentanza e tutela dei lavoratori; purtroppo il Giudice del Tribunale del Lavoro di Roma ha emesso la sentenza frettolosamente, senza entrare nel merito delle articolate motivazioni esposte dal sindacato e, per questo, l’esito è stato negativo.  A questo risultato ha contribuito anche qualche incomprensione tra i legali del collegio che, in alcuni momenti,  ha causato l’adozione di una linea autonoma di uno di questi. Certamente, questa situazione si ripercuoterà sugli equilibri del tavolo unitario e sarà discussa  il prossimo 30 settembre dai Segretari Nazionali di tutte le OO.SS. che si incontreranno per ridefinire un percorso unitario e proporre unitariamente  il ricorso avverso alla sentenza.

  

Si è aperto quindi un ampio dibattito con interventi molto articolati tesi a  evidenziare come la  situazione di stallo a livello nazionale causata dalla rottura dei rapporti con l’azienda e, ora,  la tensione nei rapporti unitari stiano mettendo a dura prova anche le realtà locali che sono impossibilitate ad affrontare e  risolvere i problemi ancora aperti (fusioni, CIA, Premi Aziendali, Figure professionali).

 

Durante i lavori sono intervenuti tutti i Segretari dell’Esecutivo Nazionale Esattoriali  per sviscerare sia temi aziendali  - come quelli che riguardano Riscossione Sicilia o Equitalia Servizi -  che temi più generali come il nuovo Piano Industriale. In particolare il nuovo Piano era stato annunciato dall’azienda per il mese di luglio u.s. ma, ad oggi,  non vi è traccia. Questa assenza desta serie preoccupazioni nel settore perché dopo la riorganizzazione che si sta ancora  compiendo, il  Piano Industriale 2010-2012 definirà le linee di business su cui l’azienda investirà nel futuro.  A tal proposito è intervenuto anche il collega Claudio Tundo che ha illustrato la grave situazione in cui versa una grossa società privata la “Tributi Italia” che con circa 5.000 dipendenti opera nel campo della Fiscalità Locale e che versa in stato di crisi irreversibile. Anche questa situazione dovrebbe indurre a riflettere sulle opportunità perse da Equitalia in questi anni e delle potenzialità che in vece si potrebbero utilmente sfruttare in futuro.

 

Il Coordinatore Nazionale Pierluigi Pratola, proseguendo, ha sottolineato come l’autonomia e l’appartenenza della nostra sigla al Credito rappresentino oggi più che mai gli autentici punti di differenza ma sopratutto di forza del nostro lavoro nel settore della riscossione ed ha espresso, anche a nome della Segreteria Nazionale, un forte ringraziamento rivolto a tutti i partecipanti per gli interventi costruttivi e concreti che hanno qualificato l’intero dibattito.

 

In conclusione dei lavori L’Esecutivo Nazionale Esattoriali ha annunciato un impegno tangibile per sbloccare - a breve -  l’attuale situazione sindacale e, immediatamente dopo la presentazione del ricorso (ex art. 28), per affrontare i temi sul tappeto tra cui: la riforma del Fondo di previdenza esattoriali, la tutela normativa ed economica delle nuove figure professionali (ad es. collaborazione con la Guardia di Finanza, fiscalità locale), la Long Term Care, il sistema incentivante, il Fondo per la formazione.

 

L’ESECUTIVO NAZIONALE ESATTORIALI    

 

 

  Riccione,  25 settembre 2009

 

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