Condannata BCC di Caraglio
"IL SINDACALISTA? E' INTRASFERIBILE". CONDANNATA LA BCC DI CARAGLIO
Da adesso in poi potrà posare le valigie e tornare a svolgere l’ attività di sindacalista nella banca di credito cooperativo di Caraglio, filiale di Madonna dell’Olmo (provincia di Cuneo). La stessa dove nel 2002 aveva cominciato a lavorare e dalla quale un anno fa era stato ingiustamente allontanato per volontà aziendale. Si conclude così, con una sentenza di reintegro, la piccola odissea di F. A., rappresentante sindacale della FABI in Bcc di Caraglio. Lo scorso luglio la Sezione Lavoro della Corte d’appello di Torino ha infatti dichiarato nullo il suo trasferimento ad altra agenzia, deciso dalla banca a giugno del 2009, e ha condannato l’istituto di credito per comportamento antisindacale.
F. A. era stato trasferito nel 2009 dalla filiale di Madonna dell’Olmo alla direzione centrale della bcc di Caraglio, a Cuneo, dove era stato inserito nella così detta massa di manovra. Ossia nel novero di coloro che possono essere spostati da una filiale all’altra con il solo preavviso di un giorno. “Una situazione che mi rendeva assai difficile svolgere la mia attività sindacale. Il trasferimento è stato solo il culmine di una politica intimidatoria adottata dall’azienda nei miei confronti”, racconta F. A.
Supportato dalla FABI, il sindacalista ha così fatto ricorso al Tribunale del Lavoro. La sentenza di primo grado ha assolto la banca, mentre quella di secondo grado, arrivata pochi mesi fa, l’ha condannata dando ragione al sindacalista e imponendone l’immediato reintegro.
“Siamo legittimamente soddisfatti dell’esito della causa”, ha commentato a caldo il segretario nazionale della FABI Luca Bertinotti. “La sentenza della Corte d’Appello di Torino conferma l’inalienabile diritto all’intransferibilità del rappresentante sindacale, come previsto dallo Statuto dei lavoratori e pone fine a una vera e propria campagna vessatoria condotta dalla banca contro il nostro sindacalista”.
Torino 09/09/2010