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Assumere quei 600 precari

La trattativa tra sindacati e Banco Popolare per gestire i 500 esuberi del Gruppo previsti nel 2011 partirà ufficialmente il 27 ottobre, ma la FABI ha già posto i suoi paletti.
"Le uscite dovranno essere volontarie e incentivate", ha sottolineato il Coordinamento FABI in Banco Popolare, "e a queste dovrà seguire la stabilizzazione dei circa 600 precari presenti nel Gruppo".
Proposte che per il momento hanno incassato il consenso del Responsabile Risorse umane del Gruppo, Roberto Speziotto, il quale proprio ieri, durante la tavola rotonda organizzata dalla FABI a Milano per presentare “Destinazione banca”, prima indagine statistica sul fenomeno del precariato nel credito, ha confermato la volontarietà e l’incentivazione economica degli esodi, oltre ad assicurare l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari nel Gruppo, ad oggi circa 600.
Il Banco popolare negli ultimi due anni ha accusato un calo dell’utile netto del 60% e gli esuberi dichiarati per il 2011 rientrano nel più ampio piano di ristrutturazione resosi necessario per risanare i conti.
“è un progetto che vedremo di affrontare nel migliore dei modi per evitare che ci siano pesanti ricadute occupazionali”, dichiara il Coordinamento FABI di Gruppo, “Per il momento abbiamo riscontrato nel management una netta disponibilità a gestire la riorganizzazione nel modo meno traumatico possibile per i lavoratori, assicurando inoltre la stabilizzazione dei precari, un tema che al nostro sindacato sta particolarmente a cuore”.
Milano 14/10/2010