iv>Da qui al 2013 nel Gruppo Banca Popolare di Vicenza non ci saranno più precari: i 205 ad oggi presenti saranno tutti stabilizzati, mentre il personale che sarà assunto nel triennio verrà automaticamente confermato a tempo indeterminato entro 18 mesi dall’assunzione.
Sono gli effetti dell’accordo siglato nella tarda serata di ieri dalle organizzazioni sindacali, FABI in prima linea, e l’istituto in merito alla fusione per incorporazione in Popolare di Vicenza della Cassa di Risparmio di Prato.
“I precari che verranno stabilizzati sono tutti dipendenti della Popolare di Vicenza, dato che Cariprato li aveva confermati già a suo tempo “, spiega Giuliano Xausa, Segretario Coordinatore di Gruppo per la FABI.
L’intesa, raggiunta dopo tre giorni di ininterrotte trattative, prevede inoltre per tutti i dipendenti del Gruppo l’erogazione del VAP, che partirà da una base minima di 1000 euro. Il premio, relativo al 2011, sarà distribuito a giugno 2012 e in base all’andamento economico delle singole aziende potrà subire solo un incremento rispetto alla base di importo fissata.
Quindi, anche se l’andamento dei conti delle banche controllate dovesse essere negativo i lavoratori avranno comunque diritto a un premio minimo di 1000 euro.
“Ma l’aspetto più importante da sottolineare di questo accordo innovativo”, commenta Xausa, “è che finalmente pone uno stop netto e deciso al precariato”.
“Da qui al 2013, oltre a stabilizzare tutti i lavoratori a termine, abbiamo ottenuto dalla banca un impegno unico nel suo genere: l’ok a confermare a tempo indeterminato entro 18 mesi dall’assunzione tutti coloro che hanno un contratto a termine.
Un bella e definita prospettiva di stabilità per i giovani, spesso condannati a una precarietà senza fine”.
“Orgogliosi del risultato raggiunto”, conclude il Segretario Coordinatore della FABI, “auspichiamo che il modello “Popolare di Vicenza” possa essere esportato anche in altri contesti aziendali e che dunque anche alla precarietà si cominci a imporre un tempo determinato”.
Vicenza 25/11/2010