iv>Ben il 70% dei dipendenti di Ugf banca ha aderito allo sciopero proclamato lunedì 13 dicembre dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali.
Nella giornata sono così rimasti chiusi l’80% degli sportelli del Gruppo, dal Nord al Sud Italia.
Una massiccia astensione dal lavoro- la prima nella storia di Ugf- indetta per protestare contro la rottura della trattativa sul contratto integrativo e la gestione del personale, avvertita da molti come inadeguata e carente sotto molti punti di vista.
A cominciare dalla questione degli inquadramenti, mai affrontata dall’azienda nonostante le ripetute richieste dei sindacati.
“Accogliamo con grande soddisfazione i dati dello sciopero di lunedì, che ci sono stati resi noti proprio in queste ore”, commenta Adriano Di Martino, coordinatore FABI in Ugf banca.
“Questo straordinario successo è la testimonianza della sensibilità dei colleghi e della condivisione degli stessi nei confronti delle problematiche evidenziate dalle Organizzazioni Sindacali e poste alla base dello stato di agitazione”.
“E’ una denuncia forte, un appello che non pu ò non essere ascoltato da un Gruppo come UGF che da sempre ha fatto dei valori sociali la propria bandiera. I lavoratori”, conclude Di Martino, “chiedono all’Azienda di sedersi ad un tavolo di confronto effettivo e di merito, senza preclusioni o atteggiamenti precostituiti e con lo spirito di ricercare vere ed efficaci soluzioni ai problemi che si sono evidenziati”.
Come dire: la banca prenda nota.
Bologna 17/12/2010