“Ho un tumore”. LICENZIATA

"La vicenda della lavoratrice malata di tumore licenziata dal Gruppo Delta è semplicemente vergognosa. Nel prossimo incontro, fissato venerdì 4, chiederemo conto ai commissari straordinari di questo gravissimo episodio. Una condotta di questo tipo, oltre ad essere inaccettabile da un punto di vista umano, è anche discutibile da un punto di vista strettamente industriale visto che la società è in amministrazione straordinaria".
A dichiararlo il Segretario provinciale di FABI Bologna Davide Natale, che sta seguendo da vicino il caso della bancaria licenziata lo scorso dicembre dal Gruppo Delta poco dopo avere comunicato all'azienda la propria malattia e la necessità di assentarsi per qualche tempo per sottoporsi a un'operazione chirurgica.
La lavoratrice M.A., 52 anni, era dipendente della E.Stat, una delle società Delta, e nel 2008 era stata promossa dirigente. Il suo rapporto di lavoro non era stato messo in discussione neppure quando la società, a maggio 2009, era entrata in amministrazione straordinaria.
M.A. era rimasta regolarmente in servizio fino alla drammatica scoperta: quella di esser affetta da una grave forma di tumore osseo.
Quasi immediata, a quel punto, la richiesta di un incontro con il management per comunicare la malattia, chiedere il congedo per potersi sottoporre a intervento chirurgico e ricevere rassicurazioni sul proprio futuro professionale. "Mi hanno fatto gli auguri e rassicurata", ha raccontato la donna al quotidiano Il Resto del Carlino, "anche sul fatto che ci sarebbe stato un periodo di stallo lavorativo fino a maggio".
Poi, il 23 dicembre, l'arrivo inaspettato di una raccomandata: "la sua posizione dirigenziale non ha più alcuna ragion d'essere e viene soppressa ad ogni effetto". Firmato: E.stat. Lo "stallo lavorativo" si era dunque trasformato in un licenziamento a tutti gli effetti.
Sul provvedimento la società, interpellata dalla stampa locale, ad oggi non ha mai voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
"Come FABI", ha detto Davide Natale, "chiederemo tutte le spiegazioni possibili su quanto avvenuto e dovranno fornircele".
Intanto nella riunione di venerdì 4 febbraio il sindacato chiederà ai commissari di Delta anche notizie sulla newco, che nei progetti dei commissari doveva essere costituita per prendere in servizio i 240 lavoratori Delta attualmente al lavoro nella holding capogruppo, in attesa che scada l'amministrazione straordinaria.
"Chiederemo ai commissari di impegnarsi concretamente per trovare dei possibili acquirenti che entrino nel capitale della newco e vigileremo anche sul rispetto degli accordi sottoscritti da Intesa Sanpaolo lo scorso autunno, attraverso i quali Ca De Sass si era formalmente impegnata ad assumere nei poli di banca telefonica di Bologna e Torino, previa verifica delle loro competenze, circa 200 lavoratori Delta attualmente sul Fondo emergenziale.
Nostro impegno sarà quello di vigilare sul rispetto degli accordi presi e accelerare, per quanto nei nostri poteri, la creazione della newco in cui dovranno confluire i dipendenti Delta che sono ancora in servizio".

Bologna 01/02/2011

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