iv style=”text-align: justify”>Nuove assunzioni in vista per i lavoratori ex Delta licenziati e attualmente sul Fondo emergenziale. Eunice Sim, una delle società del Gruppo di San Marino messa in liquidazione lo scorso aprile, è stata acquistata da Arianna spa.
L’azienda acquirente ha già fatto sapere attraverso una nota che assumerà tutti e 23 i dipendenti di Eunice, sia i 6 ancora in servizio che gli altri 17 che sono stati licenziati e beneficiano delle prestazioni del Fondo emergenziale.
La nuova società frutto della fusione si chiamerà Arianna Sim e potrà contare su circa 9mila clienti retail con 4 sportelli rispettivamente a San Donato Milanese, Porto Marghera e due a Roma, nonché su 300 milioni di masse amministrate del segmento retail e circa 600 milioni del segmento istituzionali.
“Una buona notizia”, ha commentato a caldo Davide Natale, segretario provinciale di FABI Bologna, “constatiamo con soddisfazione che la ricollocazione professionale dei lavoratori Delta licenziati sta procedendo, in linea con quanto sollecitato dalle organizzazioni sindacali.
Già un paio di settimane fa Unicredit ha preso in servizio 35 dipendenti già licenziati dalla società italo-sanmarinese. Adesso stiamo facendo pressioni affinché Intesa Sanpaolo dia attuazione all’accordo siglato lo scorso novembre che prevede l’assunzione di altri 140 lavoratori del Gruppo in Banca telefonica, il call center bancario di Ca De Sass di prossima apertura a Bologna”.
E proprio per accelerare i tempi di soluzione della vertenza, i segretari nazionali delle principali sigle del credito, tra cui la FABI, hanno chiesto oggi attraverso una lettera un incontro urgente con i Commissari Delta.
“Chiediamo agli uomini di Bankitalia”, spiega Luca Bertinotti, segretario nazionale della FABI, “di sbloccare questa impasse.
Intesa Sanpaolo ci ha già comunicato che attualmente sulla piazza di Bologna non ci sono abbastanza risorse di personale per aprire Banca telefonica.
A questo punto chiediamo o che i Commissari provvedano a colmare il gap, collocando altri lavoratori Delta sul fondo emergenziale per poi traghettarli in Banca telefonica, dando finalmente corso all’accordo firmato a novembre, oppure che individuino un’altra soluzione che garantisca ugualmente un futuro lavorativo per i dipendenti del Gruppo di San Marino.
Non ci sono alternative. I posti di lavoro vanno salvaguardati: su questo punto non siamo disposti a transigere”.
Roma 08/03/2011