HANDICAP: PIU’ GARANZIE

HANDICAP: PIU' GARANZIE

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La FABI lancia l’Osservatorio sull’handicap: un vero e proprio laboratorio di idee e proposte per tutelare i lavoratori disabili e promuovere il loro ingresso e la loro piena integrazione nelle banche.
Il Gruppo di lavoro nazionale si è costituto ieri a Milano. Si avvarrà del supporto dei Dipartimenti Welfare e Salute e sicurezza e del Coordinamento giovani della FABI e si candida a diventare un punto di riferimento per tutti i lavoratori del credito diversamente abili.
Già tre le iniziative in cantiere. “Nostro obiettivo nel breve termine”, spiega Vincenzo Saporito, Responsabile del Dipartimento Welfare della FABI, “è quello di creare un centro di consulenza nazionale sull’handicap, di cui poi forniremo contatti e recapiti ai nostri iscritti, che possa dare valide risposte sui diritti, spesso poco conosciuti, che hanno i lavoratori disabili.
Forniremo delucidazioni a quesiti fiscali, legislativi, previdenziali di interesse per la categoria e offriremo tutte le informazioni utili che riguardano direttamente i dipendenti con disabilità e i loro familiari”.
“Poi entro giugno stamperemo una brochure informativa che verrà recapitata a tutti i nostri iscritti dove in maniera chiara e esaustiva spiegheremo com’è cambiata la legge 104 (legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), modificata di recente.
“Stiamo infine lavorando per organizzare una tavola rotonda pubblica, nella quale coinvolgeremo anche i maggiori enti preposti a tutelare i disabili e le più importanti associazioni di settore. Sarà un momento di confronto dove presenteremo dati e proposte per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni alle difficoltà che vive quotidianamente questa categoria di lavoratori”.
Problemi che si registrano a più livelli. Sia per quanto riguarda il loro ingresso nel mondo del lavoro, ancora molto limitato se si considera che, stando all’ultima rilevazione Istat, solo il 3,5% dei lavoratori con handicap in Italia ha un impiego, sia per quanto riguarda la loro integrazione negli uffici.
“Purtroppo”, commenta Saporito, “sono ancora molte le filiali, soprattutto quelle con sede in vecchie strutture, che presentano barriere architettoniche e c’è una tendenza generale dei datori di lavoro a considerare i dipedenti con handicap più come un costo che come una risorsa.
Su questo aspetto dobbiamo lavorare molto. Intanto”, sottolinea il Responsabile del Dipartimento Welfare della FABI, “come FABI siamo intenzionati a inserire nella nuova piattaforma contrattuale una specifica richiesta alle banche: di rimuovere la deroga ad assumere personale disabile, una deroga in vigore da due anni che esonera gli istituti di credito dall’assunzione obbligatoria di una quota minima di lavoratori con handicap.
La legge impone, infatti, a tutte le aziende con oltre 50 dipendenti di prendere un servizio almeno un 7% di persone diversamente abili. Le banche hanno richiesto e ottenuto l’esenzione perché negli ultimi 2 anni hanno sostenuto pesanti costi per attivare gli ammortizzatori sociali a causa delle ristrutturazioni aziendali.
Noi”, conclude Saporito, “pensiamo che sia ingiusto e inaccettabile che il prezzo della crisi debba essere fatto ricadere proprio su questi lavoratori, che hanno dignità e competenze da vendere e faremo, dunque, tutto quanto è in nostro potere per invertire questa tendenza”.
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