EQUITALIA: Il 95% in SCIOPERO

EQUITALIA: Il 95% in SCIOPERO

iv style=”text-align: justify”>Ben il 95% dei lavoratori Equitalia ha aderito allo sciopero indetto oggi dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali contro l’applicazione della legge congela stipendi nel settore della riscossione.

Un’adesione massiccia che ha creato disagi da Nord a Sud Italia e che ha fatto chiudere la saracinesca alla stragrande maggioranza delle filiali delle agenzie delle entrate.
I lavoratori hanno protestato compatti contro il blocco degli automatismi contrattuali, previsto dalla manovra governativa fino al 2013.
Equitalia pur essendo una società che non grava sul bilancio dello Stato è stata infatti inserita nell’elenco Istat che invece la classifica erroneamente al pari di una normale società della pubblica amministrazione ed è stata così assoggettata alla manovra di contenimento dei costi.
Per questo da gennaio i lavoratori, pure avendo tra l’altro il contratto del credito e non quello del pubblico impiego, hanno visto arrivare le prime decurtazioni sulle loro buste paga.
Un provvedimento iniquo a cui hanno risposto con lo sciopero di oggi.
“L’iniziativa sarà solo la prima di una lunga serie”, minaccia Pierluigi Pratola, Coordinatore FABI dei lavoratori della riscossione, “non siamo assolutamente intenzionati a farci scippare il nostro contratto, che è quello del credito, e a farci equiparare alla pubblica amministrazione, con gravi conseguenze economiche per i lavoratori”.
“è bene essere chiari: Equitalia non rappresenta un costo per lo stato e quindi è inammissibile che le si faccia rientrare nel piano di contenimento dei costi delle pubbliche amministrazioni. Di più: Equitalia produce solo ricavi per lo Stato, come dimostrano i dati trionfalisticamente diffusi dal presidente Befera sul recupero dell’evasione”.
“La nostra quindi non è assolutamente una protesta corporativa, ma un’azione di difesa per salvaguardare i nostri effettivi diritti”.
Giovedì intanto è prevista una nuova riunione delle sigle sindacali per decidere date e tempi di svolgimento dei prossimi scioperi. è infatti stato approvato già un pacchetto di ulteriori 10 ore di astensione dal lavoro da attuare entro la prima decade di aprile.
L’obiettivo della FABI e degli altri sindacati è procedere ad oltranza nella protesta per convincere il presidente di Equitalia, Attilio Befera, a presentare ricorso al Tar contro l’equiparazione delle società di riscossione alle pubbliche amministrazioni.
“Non capiamo cosa aspetti Befera a presentare il ricorso. Già altre società, rientrate nell’ambito di applicazione della manovra, lo hanno fatto con esiti positivi. è bene che il nostro presidente faccia altrettanto, sempre che voglia preservare gli alti livelli di produttività dei suoi lavoratori”.
“Per quanto ci riguarda”, dice Pratola a nome della FABI, “se Befera non dovesse farlo, siamo disposti a presentarlo noi stessi il ricorso. Ma una mossa del genere renderebbe Equitalia la società più odiata non solo dai cittadini, ma anche dai suoi stessi lavoratori che negli ultimi anni, con i loro lavoro puntuale e preciso, hanno così tanto contribuito a migliorarne l’efficienza”.
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