iv style=”text-align: justify”>La piattaforma contrattuale delle banche di credito cooperativo potrebbe esser già pronta per metà maggio e quindi essere presentata alla controparte, dopo la consultazione dei lavoratori, prima della pausa estiva.
Normativa e politiche sociali, Welfare e Partecipazione, Rivendicazioni economiche e Sviluppo professionale e percorsi di carriera: queste le Commissioni intersindacali, nella quali siede naturalmente anche la FABI, che ad oggi stanno lavorando a ritmi serrati per elaborare le richieste da avanzare a Federcasse in sede di trattativa del rinnovo del contratto, atteso da oltre 30mila lavoratori.
Oltre a rivendicare un adeguamento dei salari dei lavoratori all’inflazione per preservarne il potere d’acquisto, si chiederà a Federcasse anche un maggiore impegno di spesa sul fronte del Welfare.
“Riteniamo doveroso”, spiega il segretario nazionale della FABI, Luca Bertinotti, “colmare il gap ad oggi esistente tra gli assunti prima e dopo il 2000, chiedendo un potenziamento degli investimenti sulla previdenza e rivendicando la partecipazione dei dipendenti soci ai profitti delle banche sotto varie forme, non esclusivamente monetarie.
Coloro che sono entrati negli istituti di credito cooperativo dopo il 2000, a differenza dei colleghi precedentemente assunti, non godono infatti del premio di rendimento. è ora che questa mancanza venga compensata da adeguati stanziamenti su previdenza complementare e cassa mutua nazionale.
Dobbiamo fare in modo coloro i quali sono entrati in banca dopo il 2000, che rappresentano circa il 35% della forza lavoro del mondo del credito cooperativo, non siano trattati come lavoratori di serie B”.
Ma le proposte della FABI non si esauriscono qui. Regolamentazione della mobilità, un problema particolarmente sentito dai dipendenti soprattutto perché negli ultimi anni le aziende hanno consolidato la loro presenza anche al di fuori dei loro confini regionali di riferimento; adeguamento delle retribuzioni dei quadri direttivi in base alle effettive ore di lavoro svolte; promozione di una formazione di qualità per i lavoratori e infine un percorso progressivo di stabilizzazione degli stagisti: queste alcune delle altre richieste all’ordine del giorno nella nuova piattaforma contrattuale.
“Sono rivendicazioni importanti che saranno avanzate dalla FABI con la massima determinazione”, sottolinea Bertinotti.
“Qualora Federcasse dovesse agitare lo spettro della crisi economica e dei bilanci in flessione per non concederci quello che ci spetta, faremo la nostra controproposta: tagliare sui costi delle consulenze e della governance e delle duplicazioni dei centri elettronici. Quelle sono le uniche voci di spesa che hanno bisogno di una vera razionalizzazione”, conclude il segretario nazionale.
Roma 18/04/2011