iv style=”text-align: justify”>Continua a crescere in Italia la disoccupazione giovanile. A marzo ha sfiorato il 28,6%, salendo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e aumentando dello 0,3% rispetto a febbraio. A certificarlo l’ultima stima provvisoria dell’Istat, diffusa oggi.
“Sono dati drammatici”, ha commentato a caldo Mattia Pari, coordinatore dei giovani della FABI, “che testimoniano come la crisi stia colpendo soprattutto le nuove generazioni. Una tendenza contro cui, almeno nel settore del credito, i sindacati, a cominciare dalla FABI, si stanno duramente battendo.
Ne è la prova la nuova piattaforma contrattuale di categoria presentata ad aprile, nella quale si rivendica espressamente per i giovani un’occupazione nelle banche stabile, di qualità e sostenibile per le stesse imprese.
Nella fattispecie abbiamo chiesto che ai neoassunti venga subito applicato il contratto a tempo indeterminato, con temporaneo inquadramento nella seconda area professionale, e un contributo in previdenza complementare pari almeno al 6%”.
“Proposte concrete e innovative per aggirare la crisi e debellare la precarietà lavorativa, a cui le nuove generazioni sembrano essere sempre più condannate”.
E a proposito di precariato, il Coordinatore giovani della FABI non ha mancato di stigmatizzare le parole dell’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, pronunciate qualche giorno fa a Genova in occasione dell’incontro con i giovani di Confindustria.
“I giovani in Italia dovrebbero fare un po’ più casino, mi stupisco che non siano più spesso in piazza, perché se il precariato è l’unico modo per entrare nel mondo del lavoro allora l’Italia ha un problema”, aveva detto Profumo.
“La denuncia dell’ex Amministratore Delegato di Unicredit”, ha controbattuto Pari, “è forte e conferma quanto la FABI, nel settore del credito, denuncia da anni. L’idea di flessibilità è stata trasformata in precarietà permanente e questa situazione non è più accettabile. La piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro”, ha ribadito il Coordinatore dei giovani della FABI, “va proprio nella direzione della stabilità di impiego. Che è l’unica via possibile per guardare con fiducia al futuro”.
“Avrei preferito per ò”, ha concluso il Coordinatore, “sentire questa presa di posizione da parte del Sig. Profumo quando era ancora a piazza Cordusio”.
Roma 29/04/2011