PRIMO MAGGIO
Articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".
La nostra Carta Costituzionale pone il valore del lavoro alla base della stessa Repubblica.
Purtroppo, di questi tempi, molti lavoratori non hanno molto da festeggiare.
La crisi economica, infatti, imperversa da anni, ma ancora non se ne vede la fine, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di certi politici non solo nostrani.
Troppi lavoratori sono stati investiti in pieno dallo tsunami non solo economico-finanziario, ma anche sociale.
Poi ci sono i problemi legati alla sicurezza, ai troppi morti nei cantieri, nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro, il dramma del lavoro nero, e di quei lavoratori di varia nazionalità, che nel nostro paese vengono sfruttati.
Il senso auspicato della giornata del Primo Maggio è quello di unire, al momento di festa e di condivisione, la riflessione sui temi del mondo del lavoro, sulle origini di questa ricorrenza, che nasce per ricordare la prima grande manifestazione sindacale di fine'8oo che venne repressa nel sangue a Chicago, a sottolineare che anche i diritti che, con lotte e sacrificio, sono stati conquistati e sanciti a tutela del lavoro, sono da difendere giorno per giorno.
Di qui l'impegno del nostro Sindacato per garantire ai lavoratori e alle lavoratrici che i loro diritti non saranno né ridimensionati né cancellati.
Per il nostro Settore, che è alla vigilia di un importante e difficile rinnovo contrattuale, quest'impegno assume un significato ancora più importante.
Preliminarmente, infatti, dobbiamo contrastare con ogni mezzo la decisione dell'Abi di interrompere "la procedura di accesso volontario al fondo" esuberi, che rappresenta di fatto una dichiarazione di guerra alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori del credito, proprio mentre è sottoposta a tutti i bancari la piattaforma rivendicativa sul nuovo contratto nazionale.
L'Abi vuole tentare di distruggere un'intera categoria di lavoratori, per colpa dell'inadeguatezza della sua classe dirigente, che non è stata in grado, nonostante la disponibilità dimostrata dalle organizzazioni sindacali, di condividere una soluzione sui costi del fondo esuberi.
Situazione difficile e percorso in salita.
Primo Maggio dal sapore amaro.
Tuttavia, il nostro impegno continua senza soste e con determinazione sempre più convinta.
Non solo affinché il Primo Maggio sia sempre più Festa del Lavoro, diritto di tutti, ma anche e soprattutto affinché non siano cancellati anni di battaglie, di lotte, di sacrifici e di conquiste.
"Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare sé stessi."
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Joseph Conrad, Cuore di tenebra, 1902