iv style=”text-align: justify”>Le sere da quest’anno in poi saranno meno buie per i 29mila rifugiati dei campi Onu di Shagarab e Kilo, nel Sudan orientale: prevalentemente eritrei, etiopi e somali fuggiti dalla guerra e dai conflitti etnici delle loro terre.
Prosolidar, ente no profit che finanzia progetti di solidarietà con il contributo volontario dei lavoratori bancari e nel cui consiglio d’amministrazione è presente anche la FABI, ha infatti stanziato 480mila euro per l’acquisto di 97 lampioni solari, 5.823 lanterne domestiche ad energia solare e altrettante pentole a basso consumo (1 per nucleo familiare) da donare agli abitanti di questi villaggi.
L’iniziativa intitolata “Light Years Ahead” è stata realizzata in collaborazione con l’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
Niente affatto casuale la scelta di investire cospicue risorse per adeguare l’illuminazione dei due campi, promuovendo inoltre l’utilizzo di energia pulita.
“Avere un’adeguata illuminazione all’interno dei campi significa garantire maggiore protezione alle donne, normalmente incaricate della raccolta della legna e quindi esposte al rischio di subire violenze sessuali nei lunghi tragitti in aree spesso isolate. Ma vuol dire anche”, ha spiegato Edgardo Iozia, presidente di Prosolidar, “dare ai ragazzi e ai bambini la possibilità di studiare in orari serali e quindi favorire percorsi di istruzione. Con l’introduzione di una nuova modalità per la cottura del cibo, come la pentola a basso consumo, le singole famiglie potranno rendersi autonome e al tempo stesso ridurre fino all’80% il consumo di legname (salvando 34.000 tonnellate di legna solo nel 2011), diminuendo quindi le emissioni derivanti dalla combustione della legna”.
I lavoratori del credito che hanno contribuito a finanziare il progetto attraverso le loro donazioni personali a Proslidar sono stati pubblicamente ringraziati dal portavoce dell’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Laura Boldrini, per la generosità dimostrata.
“Ancora una volta”, ha commentato Mauro Bossola, segretario generale aggiunto della FABI e componente del cda di Prosolidar, “il consiglio d’amministrazione del Fondo no profit dei lavoratori bancari, nel quale ha un ruolo attivo anche la FABI, ha scelto di finanziare un progetto importante collaborando con un partner serio e di elevata credibilità come l’Onu.
Siamo sicuri che anche stavolta la generosità dei lavoratori sarà premiata con la concretezza dei risultati”.
Roma 11/05/2011