iv style=”text-align: justify”>Oltre 250. tanti erano i quadri sindacali siciliani che hanno affollato la sala “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio, a Siracusa, per ascoltare il Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, e fare il punto della situazione principali vertenze aperte in Sicilia e sulle prossime sfide che il sindacato si troverà ad affrontare a livello sia territoriale sia nazionale.
L’incontro è stata l’occasione per confrontarsi e discutere sui temi all’ordine del giorno per la categoria: dal rinnovo del contratto bancario, scaduto a dicembre, alla rottura delle relazioni sindacali in tutte le aziende di credito, proclamata dalla FABI e dagli altri sindacati contro la disdetta unilaterale, effettuata dall’Abi, dell’accordo che disciplina l’accesso volontario dei lavoratori al Fondo di solidarietà, l’ammortizzatore sociale di settore.
Sileoni ha illustrato ai presenti i contenuti della nuova piattaforma contrattuale ribadendo, come già fatto sulla stampa e in altre uscite pubbliche, che la richiesta di aumento economico (circa 205 euro per la figura media), avanzata dai sindacati e subito bocciata dall’Abi, è in linea con quanto previsto dalla riforma sugli assetti contrattuali del 2009 firmata dalla stessa Abi e dal Governo.
è, dunque, un aumento che spetta di diritto ai lavoratori e sul quale – ha assicurato Sileoni – la FABI non è disposta a transigere, dicendosi pronta a coinvolgere anche il Governo nella propria battaglia.
Altro argomento caldo: l’accesso volontario al Fondo esuberi da parte dei lavoratori, recentemente disdettato dall’Abi, a cui i sindacati hanno risposto compattamente proclamando il blocco generalizzato delle relazioni sindacali fino al 31 maggio
Il Segretario generale ha ribadito che, se la controparte non ripristinerà i vecchi accordi, la FABI è pronta a indire una mobilitazione nazionale della categoria, forte della sua indiscussa rappresentatività e solidità politica, che la rende leader all’interno della compagine sindacale di categoria.
Ma Sileoni si è anche soffermato sulle problematiche che affliggono i lavoratori di Unicredit Banco di Sicilia, dichiarando che l’organizzazione è impegnata, a tutti i livelli, per non deludere le aspettative dei propri associati.
Numerosi gli interventi dei delegati sindacali siciliani che hanno espresso pubblicamente apprezzamento per le parole del loro Segretario Generale, che – hanno ribadito più volte – “ci ha ridato l’orgoglio di appartenere ad un sindacato vero e deciso nella difesa dei lavoratori”.
Il numero uno della FABI ha, infine, annunciato che non farà mancare la sua presenza anche in altri incontri con le strutture territoriali, per aggiornare e condividere con le realtà locali le scelte politiche dell’organizzazione da lui guidata, in un rapporto di condivisione degli obiettivi e dei metodi dell’azione politico-sindacale.
Siracusa 11/05/2011