iv style=”text-align: justify”>Tutti i dipendenti Unicredit- nessuno escluso- riceveranno il premio aziendale 2010. Anche coloro ai quali l’azienda lo aveva inizialmente negato: e cioè i lavoratori che, pur in possesso dei requisiti pensionistici, non avevano aderito lo scorso ottobre al piano di uscite volontarie e incentivate varato dal management con la nascita di Banca unica. Grazie all’accordo siglato oggi dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali, pure questi lavoratori, in tutto circa 11mila, avranno diritto al premio.
Così come gli altri. “Abbiamo cancellato una discriminazione decisamente insostenibile sia da un punto di vista giuridico che politico”, commenta a caldo Mauro Morelli, segretario nazionale FABI.
La disposizione era contenuta nel vecchio accordo del 18 ottobre, quello che aveva dato il via libera ai tremila esodi volontari incentivati. In pratica l’azienda, per favorire le uscite, aveva stabilito quanto segue: ai lavoratori che non avrebbero aderito al piano pur avendone i titoli non sarebbe stato pagato il VAP 2010.
“Una sorta di contro-incentivo che per ò ad oggi non aveva più ragione di esistere, visto che il numero di uscite programmato è stato raggiunto e ampiamente superato. Per questo abbiamo preteso dall’azienda un dietro-front”, spiega Morelli.
La trattativa è stata particolarmente dura e sofferta e ha impegnato le organizzazioni sindacali per diversi mesi.
Ma i risultati alla fine sono arrivati. “Siamo molto soddisfatti”, ha concluso il Segretario nazionale della FABI, “perché nonostante il momento difficile vissuto dal settore e gli atteggiamenti di chiusura assunti da alcune controparti, siamo riusciti a mettere da parte le divisioni ideologiche a far prevalere il buonsenso nell’unico interesse dei lavoratori che rappresentiamo”.
Il premio, che ammonta in media a 1.880 euro lordi, sarà versato nelle buste paga dei 55mila dipendenti Unicredit entro giugno.
Roma 07/06/2011