iv style=”text-align: justify”>Ieri il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Rimini, Massimo Pasquinelli, si è presentato in Banca d’Italia per chiedere che Banca Carim, l’istituto di credito riminese commissariato da settembre, resti sotto il controllo della Fondazione, attualmente azionista di maggioranza con il 71% delle quote.
Bankitalia non si è ancora pronunciata sulla proposta ma ha confermato la propria apertura a valutarne la percorribilità con i vertici della Fondazione.
A breve, dunque, saranno fissati nuovi incontri.
Soddisfatto il Segretario coordinatore della FABI di Rimini, Giuseppe Taddia, che ha manifestato pieno sostegno all’iniziativa di Pasquinelli finalizzata a preservare il radicamento sul territorio di Banca Carim e il mantenimento dei livelli occupazionali.
“Da quando Carim è stata commissariata”, ha detto Taddia, “come FABI abbiamo sempre chiesto a gran voce che la banca restasse in mano ai riminesi e continuasse ad essere un punto di riferimento per l’economia locale.
Non possiamo quindi che plaudire alla proposta del presiedente della Fondazione Carim, proposta sulla cui bontà e praticabilità non dubitiamo anche perchè appoggiata dallo stesso advisor Mediobanca, un’istituzione bancaria terza e autorevole”.
“Nostro auspicio, inoltre,”, commenta Taddia, “è che i dipendenti possano utilizzare il proprio Tfr nell’acquisto di azioni dell’istituto. Ma perché ci ò sia possibile bisogna aspettare che Bankitalia approvi il bilancio della Carim e che Consob determini il valore delle azioni”.
L’obiettivo ancora una volta è quello di far sì che la banca non entri nell’orbita di grandi gruppi che possano tra l’altro compromettere la stabilità dei posti di lavoro.
Sul fronte occupazione, intanto, la situazione è tranquilla. Proprio lo scorso febbraio è stato firmato un accordo tra commissari e sindacati che prevedeva il pensionamento incentivato di 51 lavoratori a fronte della stabilizzazione anticipata di 87 apprendisti entro marzo 2012.
“Il numero programmato delle uscite volontarie è stato raggiunto. Ad aprile è stata stabilizzata la prima tranche di lavoratori con contratto d’appprendistato, circa 30 persone, e tra agosto fino a marzo dell’anno prossimo si procederà alle restanti stabilizzazioni”, rivela il segretario provinciale della FABI.
Rimini 05/07/2011