iv>I lavoratori a progetto hanno diritto all’indennità di malattia? Fino a che età si pu ò accedere al contratto di apprendistato? A che cosa serve lo stage?
A queste domande e altre ancora risponde “Giovani e lavoro consapevole”, una vera e propria guida ai diritti del lavoratore precario, a cura del Forum nazionale Giovani.
Alla realizzazione del volume ha collaborato anche la FABI attraverso Francesca Azimonti, componente dell’Esecutivo nazionale Giovani e presidente della Commissione Lavoro, famiglia e Politiche sociali del Forum.
Il libro, dato alle stampe da poco, sarà ufficialmente presentato all’assemblea nazionale di FABI Giovani, che dal 20 al 21 settembre riunirà a Rimini tutti i dirigenti sindacali under 40 dell’organizzazione, e sarà poi messo a disposizione di tutti i giovani iscritti.
Si parla di lavoro precario dunque, di quella precarietà lavorativa che le nuove generazioni vivono giorno per giorno sulla loro pelle. Spesso senza avere nessuna conoscenza dei propri diritti.
E a denunciare queste lacune è lo stesso studio condotto dal Forum nazionale Giovani e pubblicato nel volume “Giovani e lavoro consapevole”: secondo l’indagine, condotta su un campione di circa 1.500 under 35, solo il 43,5% degli intervistati conosce le norme sul lavoro precario.
Carenze che lo stesso volume si propone di colmare nell’appendice, dove sono pubblicate le risposte a tutte le domande ricorrenti sui contratti flessibili.
“Nostro obiettivo è proprio quello di riempire questo gap informativo per rendere i giovani pienamente consapevoli dei propri diritti”, dichiara Francesca Azimonti, Componente del Comitato esecutivo dei Giovani della FABI e curatrice del volume.
“Il sindacato”, aggiunge Mattia Pari, coordinatore nazionale di FABI Giovani, “oggi più che mai, deve essere promotore della cultura dei diritti e contestualmente deve lottare per garantirne la reale esigibilità.
La precarizzazione del lavoro, già di per sé negativa, non si deve più tradurre in annullamento delle tutele”.
Intanto oggi Confartigianato ha reso noti i dati sull’occupazione giovanile in Italia: con 1 milione e 138 mila under 35 senza un impiego il nostro Paese si conferma maglia nera in Europa.
“Sono dati che fanno paura”, commenta Pari, “ma bisogna dire che nel nostro settore siamo comunque riusciti a contrastare questa tendenza, che vede i giovani tra i primi a pagare il prezzo della crisi con l’espulsione dal mercato del lavoro.
Attraverso il nostro fondo esuberi abbiamo infatti garantito negli ultimi anni il ricambio generazionale all’interno delle banche, firmando accordi che hanno dato il via libera all’assunzione a tempo indeterminato di tanti giovani e di numerosi precari in cambio dell’uscita volontaria e incentivata dei lavoratori più anziani prossimi alla pensione”.
“Nostra sfida nel prossimo futuro”, prosegue Pari, “sarà comunque quella di continuare a dare stabilità ai precari, una richiesta di cui si sono recentemente fatti autorevoli portavoce sia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che il Papa Benedetto XVI.
Moniti a cui le aziende non devono rimanere insensibili”.
“Ora per ò”, conclude il Coordinatore nazionale di FABI Giovani, “occorre ascoltare quello che i giovani hanno da dire e dare il giusto spazio alle loro proposte, per stimolare il coinvolgimento e la partecipazione. La FABI lo farà anche il 20 e 21 settembre a Rimini durante l’Assemblea Nazionale, che vedrà confrontarsi e dibattere dirigenti sindacali under 40 provenienti da tutta Italia. Sarà un’altra grande prova di partecipazione per la nostra Organizzazione”.
Roma 24/08/2011