Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web ritieni più interessanti e utili.
CONTRATTO, RIPARTE IL CONFRONTO IN ABI
Primo incontro a Roma, dopo la pausa estiva, tra Abi e sindacati sul rinnovo del contratto. Le parti concordi nello stabilire regole comuni per gestire il rinnovo. Sileoni: “Vogliamo un contratto vero non d’emergenza. E sull’articolo 18 nessuna deroga”
le=”text-align: justify”>
Si è svolto stamattina a Roma, presso Palazzo Altieri, l’incontro tra la delegazione dell’Abi, guidata da Francesco Micheli, e le segreterie nazionali dei sindacati del credito, FABI in testa, per discutere del rinnovo del contratto dei bancari. Il primo dopo la pausa estiva.
Per la FABI erano presenti il Segretario generale Lando Maria Sileoni e il Segretario generale aggiunto Mauro Bossola, oltre ai componenti della Segreteria Nazionale.
Durante l’incontro è emersa la necessità di scrivere regole comuni per gestire il rinnovo contrattuale. A tal proposito la FABI e gli altri sindacati hanno messo sul piatto le loro proposte.
Per prima cosa hanno chiesto all’Abi di non applicare nelle aziende di credito nessuna deroga all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e alla contrattazione nazionale, come invece previsto dall’articolo 8 della manovra governativa.
Ma oggi si è anche parlato dei contenuti del contratto, non solo di regole. Micheli ha ribadito che gli aumenti economici dovranno essere legati alla produttività e che lo scenario economico si annuncia al momento ancora più difficile di quando è stata presentata la piattaforma contrattuale, lo scorso aprile.
Il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, ha messo in chiaro che l’eventuale accordo sulle regole non potrà essere condiviso se contemporaneamente non ci sarà chiarezza sul complesso delle richieste presentate dal sindacato, a partire da quelle sulla parte economica.
“Vogliamo un contratto vero”, ha ribadito il numero uno della FABI, “non d’emergenza”.
Il prossimo incontro tra le parti è previsto il 6 ottobre a Roma.
Roma 20/09/2011