I Segretari Generali di FABI, FIBA, FISAC e UILCA in Banca d'Italia: "Sì all'ingresso di investitori istituzionali e alla riforma della governance. Vogliamo per ò una versione più equilibrata e rigorosa del modello duale. La cooperativa non è in discussione"
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BPM, I SINDACATI: SI AL MODELLO DUALE

I Segretari Generali di FABI, FIBA, FISAC e UILCA in Banca d’Italia: “Sì all’ingresso di investitori istituzionali e alla riforma della governance. Vogliamo per ò una versione più equilibrata e rigorosa del modello duale. La cooperativa non è in discussione”
BPM, I SINDACATI: SI AL MODELLO DUALE

iv style=”text-align: justify”>Lando Sileoni, il leader della FABI, e i segretari generali di FIBA, FISAC e UILCA hanno comunicato oggi alla Banca d’Italia, nell’incontro avvenuto questa mattina a Palazzo Koch, il loro comune impegno affinché vengano prontamente superate le criticità rilevate dalla recente ispezione della Banca Popolare di Milano.

“Le Segreterie Generali”, hanno dichiarato in una nota diffusa alla stampa le principali sigle sindacali del credito, “ritengono che l’attuale fase di difficoltà della Banca, segnalata dall’Istituto di Vigilanza e confermata dal mercato, sia anche riconducibile ad una non corretta governance. Nel confermare il modello cooperativo e la rappresentanza dei lavoratori, sulla base delle vigenti regole di democrazia economica, ritengono che l’evoluzione della governance al modello duale, in una versione più rigorosa ed equilibrata di quella attualmente ipotizzata, possa rappresentare un valido impulso al progetto di rilancio della Banca Popolare di Milano e di salvaguardia del suo patrimonio storico di partecipazione democratica, coesione sociale, capacità competitiva”.
“Le Segreterie Generali auspicano”, hanno aggiunto, “anche in considerazione delle importanti e ravvicinate scadenze di questo processo, che vengano senza ulteriori indugi formulate agli organi sociali della Banca, proposte chiare, responsabili ed all’altezza della situazione, profondendo ogni possibile sforzo per creare unità di consensi all’interno degli organi istituzionalmente deputati ed evitando continue dichiarazioni o fughe di notizie che minano la credibilità dell’intero processo.
“Le Segreterie Generali”, hanno infine concluso i leader sindacali, “vedono con favore l’ingresso nella compagine sociale della Banca di investitori istituzionali che, aderendo al suo modello cooperativo, possano apportare rilevanti risorse finanziarie , oggi necessarie per continuare a presidiare la vocazione di leva di sviluppo delle economie di riferimento e le prospettive occupazionali e professionali delle lavoratrici e dei lavoratori , insieme e soprattutto ad esperienza ed eccellenza manageriale per il rilancio operativo della banca”.
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