La FABI: "Documento su promozioni facili mai venuto a conoscenza e condiviso dalla Segreteria Nazionale. Prendiamo le distanze". Il 5 ottobre convocato Comitato Direttivo Centrale per valutare comportamento dei singoli dirigenti sindacali in BPM
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BPM, LA FABI VUOLE CHIAREZZA

La FABI: “Documento su promozioni facili mai venuto a conoscenza e condiviso dalla Segreteria Nazionale. Prendiamo le distanze”. Il 5 ottobre convocato Comitato Direttivo Centrale per valutare comportamento dei singoli dirigenti sindacali in BPM
BPM, LA FABI VUOLE CHIAREZZA
Sulla vicenda delle promozioni facili dei sindacalisti in Bpm, la Segreteria nazionale della FABI vuole fare chiarezza.
Per questo ha indetto il prossimo 5 ottobre una riunione del Comitato direttivo centrale che valuterà il comportamento tenuto dai singoli dirigenti sindacali interni alla FABI in Bpm e assumerà le conseguenti decisioni del caso nei loro confronti.
La Segreteria nazionale, in un comunicato inviato oggi a tutti gli organi di stampa, ha precisato che "Il documento pubblicato da Repubblica, che sancisce "una sorta di percorso per promozioni facili" a favore di taluni rappresentanti dell'associazione Amici della Bpm e delle organizzazioni sindacali interne, non è stato mai in nostro possesso, né mai ne abbiamo conosciuto e condiviso contenuti e criteri. Pertanto, questa Segreteria nazionale, a nome dell'intera organizzazione, prende le distanze da quel documento, non condividendone alcunché".
Inoltre, ha proseguito la Segreteria nazionale della FABI, "rispetto ai nomi pubblicati oggi dalla stampa, o a quelli pubblicati in un recente passato, come possibili componenti dei prossimi consigli di sorveglianza e di gestione della Bpm, questi non rappresentano né sul piano politico né sul piano organizzativo la posizione della FABI, come tra l'altro già ufficialmente dichiarato con apposito comunicato stampa del 22 settembre.
Pertanto, ogni eventuale futura iniziativa che i singoli dirigenti sindacali in Bpm prenderanno, essa non rappresenterà in alcun modo la posizione dell'organizzazione, posizione che la FABI si riserverà di assumere esclusivamente nel prossimo Comitato direttivo centrale".
"Siamo fortemente preoccupati", ha concluso la FABI, "per il presente e per il futuro dello storico istituto Bpm, che rappresenta un patrimonio di storia e di civiltà da salvaguardare. Auspichiamo, pertanto, che si ponga immediatamente fine a questo quotidiano "teatrino degli orrori" e invitiamo la banca ad adeguarsi scrupolosamente alle indicazioni di Bankitalia.
"Precisiamo, inoltre, che abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare azioni di risarcimento danni a tutela dell'immagine della FABI, che non vuole essere associata a logiche spartitorie e di potere, a lottizzazioni, che niente hanno a che fare con la nostra quotidiana e storica attività sindacale di tutela e rappresentanza dei lavoratori bancari".

v>Milano 28/09/2011

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