Il Ministro del Lavoro ha accolto l'appello della FABI: garantito l'assegno di sostegno al reddito ai lavoratori in esodo che posticipano l'accesso alla pensione e recepiti in un decreto i contenuti dell'accordo sul Fondo di solidarietà dell'8 luglio
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FONDO ESUBERI, NUOVE GARANZIE PER I LAVORATORI

Il Ministro del Lavoro ha accolto l’appello della FABI: garantito l’assegno di sostegno al reddito ai lavoratori in esodo che posticipano l’accesso alla pensione e recepiti in un decreto i contenuti dell’accordo sul Fondo di solidarietà dell’8 luglio
FONDO ESUBERI, NUOVE GARANZIE PER I LAVORATORI

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Possono dormire sonni tranquilli i bancari in esodo che per effetto del D.L. 78 del 2010 si sono visti posticipare di un anno l’accesso alla pensione, dovendo così prolungare la loro permanenza oltre i limiti consentiti sul Fondo di Solidarietà, o Fondo esuberi.
Nell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali, svoltosi recentemente a Roma, il Ministero del Lavoro ha confermato, infatti, che questi lavoratori continueranno regolarmente a ricevere l’assegno di sostegno al redito fino a quando raggiungeranno i requisiti per la quiescenza.
Potranno, dunque, ancora beneficiare delle prestazioni dell’ammortizzatore sociale di categoria, nonostante i loro tempi di permanenza sul Fondo siano scaduti (si pu ò permanere per un massimo di 5 anni).
I costi straordinari dell’operazione saranno coperti dallo Stato attraverso il Fondo Sociale nazionale.
Definitivamente superata l’impasse che ha tenuto col fiato sospeso per diverso tempo migliaia di lavoratori, preoccupati di rimanere privi di reddito: il pressing sul Ministero messo in atto dalla FABI e dagli altri sindacati ha dato i suoi frutti.
Una settimana prima, era stata inviata all’indirizzo di Maurizio Sacconi una lettera unitaria, dai toni piuttosto duri, in cui si accusava il titolare del Lavoro di essere “latitante” rispetto ai problemi della categoria e si chiedeva un suo rapido intervento per risolvere alcune criticità relative al Fondo esuberi.
L’appello è stato ascoltato: oltre a dare precise garanzie ai lavoratori esodati con finestra pensionistica spostata in avanti, il ministro ha recapitato alle organizzazioni sindacali la bozza di decreto interministeriale che recepisce i contenuti dell’accordo sul Fondo di Solidarietà firmato da Abi e organizzazioni sindacali lo scorso 8 luglio.
Appena il ministro del Lavoro e quello dell’Economia metteranno in calce al testo le loro firme, l’accordo entrerà ufficialmente in vigore.
Il decreto ha accolto tutte le previsioni dell’intesa, ad eccezione di quella relativa ai contratti di solidarietà difensiva, i cui costi sono interamente a carico dello Stato.
Soddisfatto Luca Bertinotti, Segretario nazionale FABI: “La bozza di decreto”, commenta Bertinotti, “accoglie per ò tutto il resto dell’accordo di riforma e quindi la valutazione è senz’altro positiva perché garantisce quella sostenibilità dell’ammortizzatore sociale di settore alla cui realizzazione le parti hanno a lungo lavorato a tutela di tutti i lavoratori del credito”.
Ma sempre nell’ottica di tutelare ulteriormente i bancari è stato fatto un passo in più: il 20 ottobre la FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno siglato a Roma un accordo integrativo sul Fondo di Solidarietà, nel quale si ribadisce che gli importi dell’assegno di sostegno al reddito non subiranno alcun ritocco al ribasso per quei lavoratori che sono stati collocati sul Fondo prima dell’accordo dell’8 luglio 2011.
L’intesa, infatti, prevede una riduzione dell’8% o dell’11%, a seconda della fascia di reddito, dell’assegno in cambio della salvaguardia del principio della volontarietà delle uscite.
Grazie all’accordo integrativo del 20 ottobre, nessun lavoratore già andato in prepensionamento si vedrà ridurre l’importo delle entrate mensili.
Roma 24/10/2011
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