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Chi lo ha detto che le vecchie lire sono ormai roba da collezionisti, “cimeli” da custodire al massimo in qualche album di ricordi d’annata?
Le banconote con l’immagine rassicurante di Maria Montessori, Leonardo e altri illustri esponenti del genio italico tornano protagoniste, al centro della campagna “L’ultima lira”, l’iniziativa di beneficenza promossa da Prosolidar, l’associazione no profit di cui la FABI, con gli altri sindacati del credito e l’Abi, è socio fondatore.
Attraverso questo singolare progetto l’associazione lancia un appello a tutti gli italiani: portate le vostre vecchie lire in banca perché i soldi raccolti saranno utilizzati per sostenere economicamente ben 5 opere di solidarietà.
Allestire una sala lettura nell’antico Salone Sistino della Biblioteca vaticana, restituire alla città di Napoli i beni sequestrati alla malavita, finanziare il centro pediatrico di Emergency a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, foraggiare le attività delle Case del sole di Terres des Hommes, centri-antiviolenza presenti in bene 7 Paesi, aiutare l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati a portare generi di prima necessità alle migliaia di persone in fuga dalla Somalia: questi sono i progetti a cui sarà destinato il denaro.
Per aderire alla campagna “L’ultima lira” basterà recarsi, da adesso fino al 31 gennaio 2012, presso i circa 18mila sportelli di Intesa Sanpaolo, UniCredit Group, Monte Paschi di Siena, Ubi Banca, Banco Popolare, BNL-BNP Paribas, Banca popolare di Sondrio, Banca del Piemonte e consegnare in una busta le monete.
Secondo una stima di Bankitalia, risultano ancora in circolazione ben 2.500 miliardi di vecchie lire, pari a circa 1 miliardo e 300 milioni di euro. Una cifra imponente che se recuperata, come negli obiettivi della campagna di Prosolidar, potrebbe essere impiegata a fini filantropici.Senza alcun costo per la collettività.
“L’iniziativa”, commenta Mauro Bossola, segretario generale aggiunto della FABI e componente del Comitato di gestione di Prosolidar, “ci sembra particolarmente intelligente e valida, per questo invitiamo tutti i lavoratori e i nostri iscritti ad aderirvi.
I progetti che saranno finanziati grazie a questo piccolo contributo di generosità sono di alto valore umanitario, come dimostrano i nomi e la storia degli enti beneficiari della nostra campagna di solidarietà”, conclude.
Roma 27/10/2011