DONNE NEL MIRINO DELLA CRISI
Grande partecipazione all’annuale assemblea del Coordinamento Donne della FABI. De Pasquali: “Con la recessione, le donne sono le prime a rischiare il posto di lavoro”. In FABI oltre 1.200 sindacaliste che fanno attività sul territorio
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Donne sempre più minacciate dalla crisi. A pagare gli effetti della cattiva congiuntura sono soprattutto loro: le prime ad essere espulse dal mercato del lavoro, le prime a scontare la contrazione delle politiche di pari opportunità, voce di spesa tra le principali ad essere tagliate dagli Stati in difficoltà economica.
L’allarme lo ha lanciato ieri Cristiana De Pasquali, Coordinatrice delle Donne della FABI, a Rimini durante l’assemblea nazionale del Coordinamento femminile, che ha visto la partecipazione di quasi 100 sindacaliste FABI da tutta Italia.
Alla due giorni, che si conclude oggi, era presente anche la Segreteria nazionale: il Segretario generale Lando Maria Sileoni in prima fila e i segretari nazionali Attilio Granelli e Franco Casini.
“La presenza della Segreteria nazionale”, ha rimarcato Sileoni, “testimonia la grande attenzione che la FABI ha per questo coordinamento e per le sue valide iniziative”.
Del resto, l’esercito di donne che svolgono sul territorio attività sindacale sotto la bandiera della FABI è nutrito: sono ben 1200.
L’assemblea è stata anche l’occasione per parlare della crisi, di come questa incida sull’occupazione femminile e, in particolare, del supporto che il sindacato pu ò offrire all’altra metà del cielo in un momento così critico.
“Negli ultimi due anni, grazie anche all’appoggio della Segreteria nazionale, particolarmente sensibile alle tematiche femminili, abbiamo portato avanti numerose iniziative a favore delle donne: sono stati creati Coordinamenti territoriali femminili, in grado di svolgere un’attività concretamente a sostegno delle lavoratrici e di recepirne le istanze”, ha affermato la De Pasquali.
“Anche la nostra presenza nelle istituzioni internazionali, come ad esempio Uni Global Union è cresciuta, e a livello nazionale abbiamo attivamente contribuito a scrivere la nuova Piattaforma contrattuale dei bancari, inserendo specifiche tutele a favore delle lavoratrici madri”.
Ma il Coordinamento Donne ha intenzione di far sentire la propria voce anche al di fuori del mondo strettamente sindacale.
Da qualche mese, infatti, sta lavorando a uno studio sull’impatto che la crisi e le ristrutturazioni bancarie hanno avuto negli ultimi 5 anni sull’occupazione femminile.
L’indagine sarà presentata l’anno prossimo ai media, agli esperti di settore e ai rappresentanti delle banche.
“Sarà un’iniziativa unica nel suo genere con l’obiettivo di sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sull’argomento”, anticipa la De Pasquali.
Nell’assemblea, si è infine discusso della rappresentatività delle donne all’interno degli organi direttivi del sindacato.
“Le donne”, ha assicurato Sileoni, “in FABI sono una risorsa preziosissima”. “Questa Segreteria nazionale”, ha sottolineato, “come stiamo ampiamente dimostrando con i fatti, non ha alcun pregiudizio sessista, e intende valorizzare al massimo tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi a beneficio dell’organizzazione e soprattutto dei lavoratori”.
Rimini 30/11/2011
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