La FABI e le altre organizzazioni sindacali firmano un accordo con il Gruppo Intesa, che prevede l'assunzione dei 33 lavoratori, licenziati l'anno scorso da Ber Banca, presso il polo di Bologna. Milazzo: "Ora azienda assuma gli ex Delta"">

BER BANCA, INTESA APRE AI LAVORATORI LICENZIATI

La FABI e le altre organizzazioni sindacali firmano un accordo con il Gruppo Intesa, che prevede l’assunzione dei 33 lavoratori, licenziati l’anno scorso da Ber Banca, presso il polo di Bologna. Milazzo: “Ora azienda assuma gli ex Delta”
BER BANCA, INTESA APRE AI LAVORATORI LICENZIATI

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Si chiude positivamente la vicenda dei 33 lavoratori di Ber banca licenziati a dicembre dello scoro anno e collocati sul Fondo emergenziale.
La FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno, infatti, firmato un accordo con il Gruppo Intesa che prevede l’assunzione di questi 33 bancari presso il polo di Banca telefonica, la cui apertura è prevista a Bologna tra marzo e aprile 2012.
I lavoratori saranno assunti dal Gruppo Intesa a tempo indeterminato con una decurtazione dello stipendio del 20% per i primi 4 anni di servizio.
Una riduzione temporanea che cesserà a partire dal quinto anno, quando il salario tornerà in linea con gli standard del contratto nazionale e saranno applicati tutti i contratti aziendali di Gruppo.
Intanto gli ex lavoratori di Ber Banca potranno già godere nell’immediato di importanti benefici: come ad esempio l’iscrizione al Fondo sanitario di Gruppo, che partirà dal primo gennaio 2012, e la facoltà di iscrizione al Fondo pensione integrativo di Intesa con contribuzione a carico dell’azienda pari al 2% della retribuzione imponibile ai fini del Tfr.
Si aprono, dunque, nuove e concrete prospettive di lavoro per gli ex dipendenti della Ber, istituto di credito emiliano romagnolo finito al centro di un’inchiesta della Procura di Bologna e posto in liquidazione coatta amministrativa dalla Banca d’Italia per gravi irregolarità gestionali esattamente un anno fa.
Un destino particolarmente sofferto quello dei dipendenti: durante l’ultima fase del commissariamento, via Nazionale aveva bloccato i conti correnti bancari di clienti e lavoratori dell’istituto.
Poi a dicembre i lavoratori erano stati licenziati e, solo grazie a un accordo sottoscritto dalla FABI e dagli altri sindacati con i commissari straordinari della banca, era stato garantito loro l’accesso al fondo emergenziale, che ha permesso a questi ultimi di ricevere un assegno di sostegno al reddito pari a circa il 70% del proprio stipendio durante tutto il periodo della disoccupazione.
“Siamo soddisfatti di aver garantito una prospettiva di occupazione stabile e a tempo indeterminato a tutti quei lavoratori di Ber banca, che avevano perso il posto di lavoro per colpe non loro”, commenta Giuseppe Milazzo, Coordinatore nazionale FABI in Intesa Sanpaolo.
“Ora”, prosegue il sindacalista, “invitiamo il Gruppo Intesa a dimostrare il medesimo senso di responsabilità anche nei confronti dei circa 140 lavoratori ex Delta, ad oggi ancora sul Fondo emergenziale.
L’azienda, in un accordo siglato nel 2010 con le organizzazioni sindacali, si è infatti impegnata ad assumere anche loro presso il polo di Banca Telefonica, a Bologna. Siamo sicuri che il gruppo saprà rispettare gli impegni presi in tempi utili”.
Bologna 09/12/2011
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