Per tutto il pomeriggio di venerdì i lavoratori bancari incroceranno le braccia. Lo sciopero è stato indetto unitariamente dalla FABI e dalle altre organizzazioni del credito per protestare contro la Manovra Monti. "Provvedimento iniquo e squilibrato"">

I BANCARI IN SCIOPERO IL 16 DICEMBRE

Per tutto il pomeriggio di venerdì i lavoratori bancari incroceranno le braccia. Lo sciopero è stato indetto unitariamente dalla FABI e dalle altre organizzazioni del credito per protestare contro la Manovra Monti. “Provvedimento iniquo e squilibrato”
I BANCARI IN SCIOPERO IL 16 DICEMBRE

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Come già annunciato la scorsa settimana, i lavoratori bancari incroceranno le braccia per tutto il pomeriggio di venerdì 16 dicembre.
Lo sciopero è stato proclamato unitariamente dalla FABI e da tutte le altre organizzazioni sindacali del credito, che hanno così aderito allo sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil, per protestare contro la manovra Monti.
L’astensione dal lavoro durerà tutto il pomeriggio del 16 dicembre per i lavoratori full time e part-time che effettuano la pausa pranzo, mentre avrà una durata di due ore e quindici minuti per i dipendenti che osservano un orario lavorativo ridotto.
La FABI e gli altri sindacati contestano al Governo Monti di aver varato una manovra “iniqua e squilibrata”.
“è un provvedimento disegnato più sul fronte delle tasse che su quello della crescita, della cancellazione delle spese inutili e degli sprechi”, hanno dichiarato la FABI e gli altri sindacati.
“Si rischia così facendo di riavvolgere la pellicola di un film già visto, in cui si chiede a lavoratori e pensionati, cioè a coloro che versano già l’80% del gettito fiscale nazionale, di sopportare sacrifici subito per un incerto futuro di investimenti e crescita occupazionale”.
“La manovra”, ha sottolineato la FABI, “assume un carattere palesemente iniquo e squilibrato, in particolare per i lavoratori dipendenti e i pensionati nonché, nel nostro settore, per coloro che accedono al fondo di sostegno al reddito”.
Sono circa 20mila, infatti, i lavoratori bancari che per effetto della riforma delle pensioni contenuta nella manovra rischiano di allungare i loro tempi di permanenza sul Fondo oltre i limiti consentiti.
Per questo la FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno lanciato ieri un appello al ministro del Lavoro, Elsa Fornero.
“Chiediamo”, hanno ribadito le organizzazioni sindacali, “che i lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione che aderiscono al Fondo esuberi, totalmente a carico delle parti sociali del settore, vengano esentati dalle nuove norme della manovra, come dovrebbe avvenire per tutti coloro che sono in cassa integrazione o in mobilità”.
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