Roma 16-01-2012- Ore 20:00

I sindacati all'ABI: "Baricentro deve rimanere il contratto nazionale". Termina il confronto. Le trattative riprenderanno domani alle 11.30
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LA DIRETTA SUL CONTRATTO

Roma 16-01-2012- Ore 20:00

I sindacati all’ABI: “Baricentro deve rimanere il contratto nazionale”. Termina il confronto. Le trattative riprenderanno domani alle 11.30
LA DIRETTA SUL CONTRATTO
Roma 16-01-12- ore 20:00
"Chiediamo che almeno il 30% delle donne sia inserito nei percorsi di carriera" è la prima forte presa di posizione del sindacato, che marca un cambio di percorso significativo rispetto alle dichiarazioni troppo vaghe del passato.
Poisi passa ad affrontare i temi dell'area contrattuale, degli aumenti economici, delle ex festività, dei Quadri Direttivi, dell'insourcing, della long term care, delle ex festività soppresse, del Fondo per l'occupazione, dei sistemi incentivanti…
Il baricentro di tutto deve restare la contrattazione nazionale, anche per evitare talune stravaganze aziendali.
"Abbiamo ascoltato tutto con molta attenzione" - risponde Francesco Micheli al termine - "Ora dobbiamo riflettere".
Il confronto fra il Sindacato e l'Abi riprende domani alle 11:30.
Roma 16-01-12- ore 19:00
Terminato il confronto "interno" fra le sigle sindacali, si invita la delegazione dell'Abi a rientrare ed a riprendere la trattativa.
Innanzitutto, il sindacato ribadisce l'apprezzamento unitario per la lettera che il presidente dell'Abi, Mussari, ha inviato alle banche, chiedendo di non procedere ad aumenti retributivi per il top management nei prossimi 3 anni.
"Un segnale di discontinuità" - l'avevano già ieri definito i sindacati - "che si appella alla personale responsabilità etica di ognuno e che auspichiamo contribuisca a consegnare, definitivamente, al passato la stagione della crescita esponenziale dei differenziali retributivi tra Top Management e restante personale".
Poi il sindacato replica punto per punto alla proposta dell'Abi fatta all'inizio del pomeriggio.
Ci si concentra sui punti cardine, primo fra i quali il tema delle nuove assunzioni di giovani e di stabilizzazione dei contratti precari.

Roma 16-01-12- ore 18:30
La discussione tra i sindacati si dilunga sulla necessità di evitare che l'eventuale congelamento degli scatti d'anzianità per 3 anni penalizzi eccessivamente i neo assunti ed i giovani, che hanno il primo scatto dopo 4 anni.
Si decide, inoltre, di richiedere all'Abi un aumento del contributo aziendale alla previdenza complementare al 3% come minimo contrattuale, elevato al 6% per i futuri assunti con contratto a salario ridotto.

Roma 16-01-12- ore 18:00
C’è nell’aria l’idea di introdurre dappertutto il badge, per misurare la durata della prestazione dei Quadri Direttivi e, quindi, per ottenere il pagamento delle straordinarie.
Alla base c’è la preoccupazione di tutto il sindacato di non penalizzare i quadri direttivi con prestazioni lavorative extra, a fronte dell’introduzione dell’orario allungato sino alle 22.
Teoricamente, secondo alcuni, il badge potrebbe funzionare.
Ma Lando Sileoni, pragmatico e realista, dice di non credere alla praticabilità sindacale di questa proposta, senza considerare le implicazioni di legge e contributive (Inps)..
Il badge, secondo Sileoni, certifica la presenza, ma non la prestazione e le banche vogliono il badge solo per un controllo rigido e fiscale dell’inizio della prestazione, soprattutto, mattutina. Ci ò, tuttavia, non si traduce automaticamente nel riconoscimento e, di conseguenza, nel pagamento della maggiore prestazione individuale dei Quadri Direttivi.
Il sindacato non ha nulla da temere, ma è meglio rinviare alla Commissione tecnica la praticabilità della questione, sembra essere la posizione di talune sigle.
Sileoni, tuttavia, teme fughe in avanti in sede di trattative aziendali.
Si arriva al compromesso di richiedere all’Abi come intenda risolvere – in pratica – il problema, in caso di doppi turni del Responsabile di filiale.
Roma 16-01-12- ore 17:30
Lando Sileoni riprende la parola e detta alcune “regole”.
Impensabile sostituire l’indennità di cassa con una polizza assicurativa, anche se pagata dalle banche.
Fuori discussione, anche, che si riduca il numero delle ex festività soppresse, fonte di una piccola integrazione di stipendio per quei lavoratori che non ne usufruiscono , preferendo farsele pagare.
Il Segretario Generale della FABI esclude ogni cedimento su questi punti.
Sileoni non ci sta e cita dati di fatto, inerenti sia i residui delle ferie sia le ex festività e attacca le banche, colpevoli di incapacità organizzative, unica causa dei problemi su questi temi.
Né si pu ò parlare di contraddizione fra questa posizione e l’intento di favorire l’occupazione.
La proposta del sindacato, da opporre alla richiesta dell’Abi di rinunciare alle prime 23 ore di “banca delle ore” per tre anni, è quella semmai di ridurre del corrispettivo temporale di una giornata il monte della “banca delle ore”, da devolvere al costituendo Fondo per l’occupazione per tre anni.
Roma 16-01-12- ore 17:15
Prende la parola Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI e si concentra subito sullo spinoso tema degli orari.
Le banche insistono sullo spazio temporale 8-22, ma Sileoni chiarisce subito che bisogna assolutamente escludere il sabato, in maniera intransigente ed assoluta.
Anche le modalità dei turni devono essere ben definite e tali da garantire e conciliare tempi di lavoro e tempi di vita, senza lasciare spazi interpretativi di rischiosa applicazione.
L’orario di lavoro individuale, comunque, resta di ore 7:30. L’adibizione alla cassa non supererà le 6:00 ore, salvo i casi di cassiere unico, per cui si pu ò arrivare a 6:30 ore giornaliere.
La possibilità di turnazioni e, conseguentemente, di orari che andranno dal pomeriggio e sino alle 22 riguarderanno teoricamente tutt’Italia, anche se – in concreto – le aree interessate saranno solo alcune, almeno nell’interpretazione del sindacato, che nutre non poche preoccupazioni al riguardo, sia sotto il profilo organizzativo sia sotto il profilo delle condizioni generali di lavoro degli addetti .
Tutti concordano che si debba chiarire approfonditamente questo punto con la delegazione dell’Abi, a cui si deve chiedere – in contropartita – il riassorbimento delle dichiarate eccedenze di personale.
La discussione si anima.
Roma 16-01-12- ore 16:45
Dalle prime verifiche, grande è ancora la distanza delle posizioni.
L’Abi, pur nella pacatezza delle forme, si è presentata a muso duro.
Ma la FABI e tutto il sindacato non mollano.
Comune è la convinzione che dal confronto di questa settimana si debba giungere a qualcosa di concreto e di definitivo, perché il fattore tempo gioca contro il sindacato.
Roma 16-01-12- ore 16:30
Le delegazioni sindacali fanno il punto della situazione, mettendo a confronto la posizione ultima dell’Abi con le richieste contenute nella piattaforma, ma soprattutto con quanto già discusso nei precedenti incontri.
La situazione contingente, come tutti sanno, è forse la più difficile sotto il profilo economico, finanziario e sociale, da cent’anni a questa parte.
Anche il downgrading dell’Italia certificato l’altro ieri da Standard & Poors non aiuta certo a corroborare le richieste del sindacato, anzi!
Il confronto è molto tecnico e molto sereno: diversi gli interventi di componenti di tutte le delegazioni, con l’obiettivo di sviscerare ogni punto del dibattito in corso.
Fare presto, ma fare bene sembra il principio su cui improntare la discussione.
La volontà di riportare all’interno del Settore le attività esternalizzate in questi anni sembra condivisa e centrale.
Così come fermo e comune è il proposito di stabilizzare il lavoro precario.
Roma 16-01-12- ore 15:30
Arriva la nutrita delegazione dell’Abi, guidata dal Dott. Francesco Micheli, che va a sedersi proprio di fronte a Lando Sileoni, Segretario Generale della Fabi. Accanto a Micheli siede il Direttore Generale dell’ABI, Fabio Sabatini . Micheli prende la parola per primo, augurando buon lavoro per tutti e dichiarando la disponibilità dell’Abi ad una trattativa vera che sfrutti sino in fondo i tempi già programmati.
Poi Francesco Micheli rassegna la posizione dell’Associazione bancaria alle Organizzazioni Sindacali. E non ci va certo leggero…
AREA CONTRATTUALE
Conferma dell’attuale architettura
ORARIO DI LAVORO CONTRATTI COMPLEMENTARI
40 ore e stipendio ridotto del 20%
REGOLE INSOURCING
Da definire
GIOVANI
Meno 20% della retribuzione – 6 mesi di prova – nuova regolamentazione dell’apprendistato
CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO ED INTEGRATIVA
Recepimento dell’accordo quadro dello scorso ottobre 2011
POLITICHE ATTIVE PER L’OCCUPAZIONE
Costituzione di un fondo paritetico OO.SS.- Abi, per finanziare assunzioni e conferme lavoro precario
Interventi a complemento delle nuove disposizioni che il Governo sia appresta a varare – Architettura da definire, con testo condiviso
ORARI DI LAVORO
Sportello 8 – 22, con condivisione, a livello aziendale, di modalità, tempi e turnazioni
SISTEMI INCENTIVANTI
Conferma attuale normativa, con possibilità a livello aziendale di arrivare ad accordi
Aggiornamento della clausola circa l’applicazione dei premi, in correlazione ai risultati
PARTE ECONOMICA ECONOMICI
+ 50 euro 2012 + 50 2013 + 50 2014 = 150 euro a regime – come EDR (voce a parte senza aggiornamento delle tabelle).
Blocco degli scatti d’anzianità per 3 anni
Sospensione per 3 anni delle 23 ore di Banca delle Ore
Riduzione n. ex festività
Revisione voci che entrano nel calcolo di fine rapporto TFR
REVISIONE INDENNITA’ DI RISCHIO
Sostituzione con una polizza, da definire a livello aziendale
LONG TERM CARE
Raddoppio della contribuzione aziendale annua (da 50 a 100 euro per persona).
REVISIONE NORMATIVA
Rinvio alle Commissioni miste:
Inquadramenti
salute e sicurezza
Pari opportunità e conciliazione tempi di vita e lavoro
Revisione normative obsolete

Roma 16-1-12- Ore 15: 15
La Sala Verde di Palazzo Altieri (XVII secolo – piazza del Gesù) è gremita di sindacalisti di tutte le sigle, meno la Falcri ed il Silcea (fusi in un unico sindacato) che stanno al secondo tavolo. I Segretari Nazionali delle diverse sigle siedono su tre lati di un tavolo enorme (quello lungo e i due corti laterali). Dall’altra parte siederanno tra breve i rappresentanti dell’Abi. Poi inizierà il confronto. Fra le delegazioni c’è molta attesa, anche se gl’incontri precedenti hanno già visto delineare le rispettive posizioni. I componenti delle stesse delegazioni e i rappresentanti dei diversi sindacati parlano tra loro. In alto un soffitto con stucchi dorati ed affreschi, con putti e figure mitologiche, che sembrano osservare, incuriosite ma distanti, nel loro mondo iperuranio, ci ò che avviene sotto i loro occhi.
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