La FABI firma l'accordo in Ubis: garanzie occupazionali ultradecennali in caso di esternalizzazioni, riduzione delle consulenze, mantenimento dei trattamenti economici in vigore: Morelli: "per i dipendenti un'assicurazione sul futuro"">

UNICREDIT, SI? ALLE TUTELE OCCUPAZIONALI IN UBIS

La FABI firma l’accordo in Ubis: garanzie occupazionali ultradecennali in caso di esternalizzazioni, riduzione delle consulenze, mantenimento dei trattamenti economici in vigore: Morelli: “per i dipendenti un’assicurazione sul futuro”
UNICREDIT, SI? ALLE TUTELE OCCUPAZIONALI IN UBIS

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Tutele occupazionali ultradecennali per tutti i lavoratori, riduzione delle consulenze, nessun trasferimento, mantenimento dei trattamenti economici in vigore.
Queste le principali conquiste contenute nell’accordo di fusione delle società consortili in Ubis, la subholding di Unicredit addetta ai servizi di back office, nata il primo gennaio di quest’anno.
L’accordo è stato firmato stanotte dalla FABI e dagli altri sindacati di Gruppo con Unicredit, al termine di una lunga trattativa durata diversi mesi.
Il punto più importante dell’intesa riguarda senz’altro le garanzie occupazionali: i circa seimila lavoratori di Ubis ottengono la piena salvaguardia da qualsiasi futura esternalizzazione, o scorporo di ramo d’azienda, che avvenga entro il 2021, con possibilità di rientrare in Unicredit nel caso si verifichino esuberi.
Viene poi confermato per tutti gli addetti il mantenimento dei trattamenti economici in vigore e degli inquadramenti, nonché l’ok sui part-time e sui contratti di telelavoro precedentemente accordati.
I lavoratori osserveranno i percorsi professionali delle società di provenienza fino al 31 dicembre 2012. Dopo questa data una commissione congiunta, composta da rappresentanti dell’azienda e del sindacato, provvederà all’armonizzazione degli inquadramenti.
Infine l’azienda ha dichiarato, mettendolo nero su bianco, che i servizi informatici non verranno accentrati e dunque continueranno a operare nelle varie sedi territoriali esistenti. Definitivamente fugata, così, l’ipotesi di accentramento delle attività che avrebbe causato trasferimenti di personale.
Importanti garanzie sono state ottenute, infine, anche sul fronte della riduzione delle consulenze esterne.
“Questa intesa è particolarmente importante”, dichiara Mauro Morelli, Segretario nazionale della FABI, “perché garantisce tutele occupazionali a circa 5mila lavoratori che prima ne erano sprovvisti e rappresenta per loro un’assicurazione sul futuro, in vista di possibili esternalizzazioni o cessioni di rami d’azienda che potrebbero interessare le società consortili del Gruppo”.
“Ancora una volta”, prosegue Morelli, segretario nazionale della FABI, il maggiore sindacato del credito, “le sigle sindacali di Gruppo e Unicredit hanno dimostrato di ritenere lavoratori e la loro serenità un valore assoluto da difendere, anche nell’ottica di rafforzare il senso d’appartenenza dei dipendenti all’azienda”.
“Laddove i Gruppi industriali cercano il rilancio attraverso una precarietà generalizzata, quest’accordo è la prova che il dialogo pragmatico e sgombro di ideologie preconcette porta invece a dei risultati di valorizzazione dei lavoratori nel segno della salvaguardia della loro stabilità occupazionale, un obiettivo non facile da raggiungere soprattutto in momenti critici come questi”.
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